Si conclude il processo: Graig Wright non è il vero inventore di Bitcoin

La decisione presa dal giudice James Mellor contro Craig Wright nel processo COPA mette in dubbio la sua affermazione di essere la persona che ha inventato il Bitcoin, ossia il leggendario “Satoshi Nakamoto”.

Wright è stato oggetto di una causa intentata dal COPA con l’intento di contestare le sue affermazioni e proteggere l’accesso aperto alla tecnologia alla base delle criptovalute. La decisione del tribunale di pronunciarsi contro Wright è stata il risultato diretto delle prove fornite dal COPA durante il procedimento.

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L’informatico Craig Wright sosteneva, senza prove, di essere Satoshi Nakamoto, l’inventore di Bitcoin – Cryptio.it

Secondo la decisione del giudice James Mellor, Craig Wright, un informatico australiano che da tempo sostiene di essere Satoshi Nakamoto, lo pseudonimo creatore di Bitcoin, è stato dichiarato colpevole. La sentenza è stata emessa al termine di un processo intentato dalla Crypto Open Patent Alliance (COPA) di Londra.

Con la sua decisione, il giudice Mellor ha reso abbondantemente evidente che Craig Wright non è l’autore del white paper del Bitcoin, né il creatore di una criptovaluta che sta attualmente guadagnando popolarità. Di conseguenza, questa sentenza è un evento significativo nella storia del Bitcoin, in quanto ha il potenziale di porre fine ad anni di congetture e lotte legali sull’identità di colui che è veramente conosciuto come Satoshi Nakamoto.

La battaglia legale tra COPA e Craig Wright si avvicina a un verdetto

L’azione legale è nata dagli sforzi del COPA per salvaguardare l’accesso aperto alla tecnologia bitcoin e per impedire a Wright di acquisire diritti di proprietà intellettuale sulla tecnologia alla base del Bitcoin. Il COPA, che si batte per preservare l’apertura delle delle criptovalute, ha intentato una causa civile contro Wright con l’obiettivo di contestare le sue affermazioni di essere il creatore del Bitcoin.

 

Nel corso del processo, la COPA ha presentato informazioni che dimostrano l’inattendibilità delle affermazioni di Wright. L’alleanza ha sostenuto che la presunta falsificazione dei documenti e della storia biografica di Wright lo rendeva incapace di essere considerato il vero creatore di Bitcoin. Il tribunale ha ritenuto che le prove contro Wright fossero “schiaccianti” e, di conseguenza, ha deciso a favore della posizione della COPA. Questo nonostante le ripetute affermazioni di Wright.

Dalla sua prima apparizione nel 2016, l’affermazione di Craig Wright di essere Satoshi Nakamoto è stata accolta con scetticismo e polemiche. Sebbene alcuni individui abbiano preso atto delle accuse di Wright, che sono state sostenute da un certo numero di persone, la maggior parte delle che fanno parte della community delle criptovalute ha cercato una quantità sostanziale di prove per corroborare la sua affermazione di aver avuto un ruolo nella creazione del Bitcoin (BTC).

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