Una società storica, un business solido, dividendi costanti e margini in crescita: c’è davvero tutto per attirare l’attenzione di chi guarda al lungo termine. Poste Italiane continua a muoversi sotto i riflettori, spinta da numeri convincenti e da una reputazione ormai consolidata tra gli investitori retail e istituzionali. Ma il prezzo attuale riflette davvero tutto il potenziale? O ci sono ancora margini per una rivalutazione?
Negli ultimi mesi, Poste Italiane ha consolidato la propria posizione nel mercato italiano, anche grazie a operazioni straordinarie che ne rafforzano il profilo industriale e la diversificazione dei ricavi. Il titolo azionario, pur avendo già registrato una performance brillante, continua a godere della fiducia di molti analisti, grazie a una combinazione di fondamentali solidi, una valutazione ancora contenuta rispetto al potenziale, e una politica di dividendo sostenibilecon rendimenti interessanti.

La crescita dei margini operativi, l’efficienza gestionale e una strategia ben definita sembrano essere i pilastri di una traiettoria che, secondo alcuni, potrebbe non essersi ancora esaurita. E sebbene non manchino rischi all’orizzonte, le valutazioni attuali e le prospettive di lungo termine sembrano offrire ancora qualche spunto interessante per chi cerca redditività, stabilità e una buona esposizione difensiva in un contesto volatile.
Fondamentali solidi e dividendi affidabili
Nelle ultime settimane, il gruppo ha attirato nuovamente l’interesse degli investitori dopo l’approvazione del bilancio 2024, che si è chiuso con un utile netto di 1,88 miliardi di €. A questo si aggiunge un dividendo complessivo di 1,08 € per azione, distribuito in due tranche, che porta il rendimento atteso oltre il 5%: un valore ben superiore alla media di settore. Negli ultimi cinque anni, il titolo ha sempre pagato dividendi con regolarità, mantenendo una media di rendimento del 4,9%.

Dal punto di vista della valutazione, i multipli raccontano una storia di equilibrio tra qualità e prezzo. Il P/E attuale è di 11,78, il rapporto EV/EBITDA è a 3,52, mentre il Price/Book si attesta a 2,19: valori che suggeriscono una valutazione moderata, se rapportati ai ritorni. Il ROE supera il 19,5%, con un margine operativo del 20,09% e un margine netto del 13,79%, confermando l’elevata redditività del business. Anche il rapporto Prezzo/Flusso di cassa è interessante, pari a 8,99, segno di una buona generazione di cassa.
Indicatori tecnici e valutazioni degli analisti
L’analisi tecnica conferma un sentiment positivo. Su base settimanale, la maggioranza degli oscillatori e delle medie mobili suggerisce un segnale di “compra adesso”, secondo il modello aggregato di TradingView. In particolare, i valori di RSI (82,8), MACD e Ultimate Oscillator sono coerenti con un trend in rafforzamento, ma senza indicazioni di eccessivo surriscaldamento. Il prezzo attuale si mantiene al di sopra di tutte le medie mobili di breve, medio e lungo periodo, con una struttura tecnica che lascia intravedere spazi di consolidamento o nuovi massimi.
Il target di prezzo medio fornito da 13 analisti, secondo dati riportati da Marketscreener, è pari a 18,59 €, con una stima massima di 20,50 € e minima di 14,00 €. Rispetto alle attuali quotazioni di 19,11 €, il titolo risulta leggermente sopra il target medio, ma con ancora margini di crescita se dovesse avvicinarsi al massimo stimato. Inoltre, su Soldionline.it, negli ultimi 30 giorni, il consenso resta fortemente positivo: 10 analisti su 13 raccomandano l’acquisto, 3 il mantenimento, nessuno consiglia di vendere.
In sintesi, Poste Italiane si conferma un titolo interessante per chi cerca qualità, stabilità e rendimento, con una struttura di bilancio solida e un modello di business che sa adattarsi alle sfide.