Cosa si intende veramente per Web 3.0 e cosa ci sta sfuggendo di questo discorso

Cosa si intende per Web 3.0 e quali sono le 4 proprietà principali? In questo articolo sveliamo un particolare che a molti è sfuggito.

Il passaggio dal Web 2.0 al 3.0 sta avvenendo lentamente, tanto che il grande pubblico non se ne sta accorgendo nemmeno. Le applicazioni Web 3.0 hanno lo stesso aspetto delle applicazioni 2.0, ma il back-end è profondamente diverso.

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Adobe Stock

Il futuro del Web 3.0 porta ad applicazioni universali che possono essere lette e utilizzate da tutti i nuovi dispositivi e tipi di software, rendendo più convenienti le nostre attività lavorative e ricreative. Ma vediamo quali sono le proprietà principali del nuovo paradigma del web, e cosa cambia rispetto a quello attuale.

Cosa si intende per Web 3.0 e quali sono le proprietà principali?

Il decentramento dei dati e la creazione di un ambiente trasparente e sicuro saranno resi possibili dalle nuove tecnologie come i registri distribuiti e l’archiviazione blockchain, che sfideranno la centralizzazione, la sorveglianza da parte di un’autorità centrale e la pubblicità indesiderata che affligge il Web 2.0.

In un Web decentralizzato, le persone saranno in grado di controllare legittimamente i propri dati quando l’infrastruttura decentralizzata e le nuove piattaforme scalzeranno le società tecnologiche centralizzate.

Vediamo cosa si intende per Web 3.0 e quali sono le quattro principali proprietà, per comprenderne meglio le complessità e le sottigliezze.

#1. Web semantico

Il “web semantico” è una componente cruciale del Web 3.0. La definizione è stata coniata da Tim Berners-Lee per descrivere una rete di dati che le macchine possono analizzare. Quindi cosa significa esattamente il termine “semantico”? E qual è la distinzione tra le seguenti due frasi?

  • “Io adoro Bitcoin”
  • “Io <3 Bitcoin”

Sebbene la sintassi delle due frasi sia diversa, la semantica delle due è simile. La semantica riguarda il significato o l’emozione espressa dalle frasi. Entrambe le frasi rappresentano le stesse emozioni, nell’esempio sopra menzionato. I due capisaldi del Web 3.0 sono il web semantico e l’intelligenza artificiale. Il web semantico aiuterà a insegnare al computer cosa significano i dati, consentendo all’IA di sviluppare casi d’uso del mondo reale che possano farne un uso migliore.

Il concetto principale è costruire in Internet un database generale: una ragnatela di conoscenza che aiuti a comprendere il significato delle parole e generare, condividere e collegare contenuti attraverso la ricerca e l’analisi. Il Web 3.0 faciliterà una maggiore comunicazione dei dati grazie ai metadati semantici. Di conseguenza, l’esperienza dell’utente progredisce verso un nuovo livello di connettività che sfrutta tutti i dati accessibili.

#2. Grafica 3D

Il Web 3.0 trasformerà il futuro di Internet, che si evolve da un semplice web bidimensionale a un cyberworld tridimensionale più realistico. I siti web ed i servizi Web 3.0 – come l’e-commerce, i giochi online e il mercato immobiliare – fanno ampio uso del design tridimensionale.

Per quanto strano possa sembrare, migliaia di persone in tutto il mondo attualmente stanno interagendo nello stesso spazio virtuale. Ad esempio, prendi in considerazione giochi online come Second Life o World of Warcraft, in cui i partecipanti sono a tratti più interessati al benessere dei propri avatar virtuali rispetto alle loro controparti nella vita reale. Il metaverso è già qui, e migliorerà con il tempo.

#3. Intelligenza artificiale

I siti Web saranno in grado di filtrare e offrire i contenuti migliori agli utenti grazie all’intelligenza artificiale. Nell’attuale era del Web 2.0, le organizzazioni sollecitano continuamente il feedback dei clienti per comprendere meglio la qualità di un prodotto o di una risorsa. Ad esempio considera un sito in cui gli utenti possono valutare e recensire i film. I film con un voto più alto sono spesso considerati “buoni film”. Elenchi come questi ci consentono di saltare i “dati scadenti” e arrivare direttamente ai “dati validi”.

Uno dei contributi più significativi del Web 2.0 è quindi la peer review, ovvero le valutazioni degli altri utenti. Ma tieni presente che queste possono essere manipolate o comprate. Un gruppo di persone può unirsi – per qualsiasi motivo, ma spesso economico – per dare a un film recensioni positive ed aumentarne il punteggio. L’intelligenza artificiale può imparare a distinguere tra dati buoni e cattivi e fornirci informazioni affidabili.

#4. Onnipresenza

Onnipresenza si riferisce al concetto di esistere o essere presente in più luoghi contemporaneamente. Questa funzionalità è già disponibile nel Web 2.0. Ad esempio prendi in considerazione piattaforme di social media come Instagram, dove gli utenti scattano foto con i propri telefoni e poi le pubblicano e le distribuiscono online. Qui diventano proprietà intellettuale. Una volta pubblicata, l’immagine diventa onnipresente o disponibile ovunque ed a chiunque.

Con il progresso dei dispositivi mobili e una connessione a Internet, l’esperienza Web 3.0 sarà accessibile ovunque, in qualsiasi momento. Internet non sarà più limitato al tuo computer desktop, come lo era con il Web 1.0, o al tuo smartphone, come lo era con il Web 2.0. Sarà onnipresente. Poiché la maggior parte delle cose intorno a te sono connesse online (Internet of Things – IoT), il Web 3.0 potrebbe essere soprannominato il Web di tutto e ovunque.

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