Google sotto attacco: 5 dati sconvolgenti sul titolo Alphabet e i target degli analisti

Il caso Google continua a far discutere in Europa e negli Stati Uniti. La vicepresidente della Commissione Ue Teresa Ribera ha parlato di un possibile “spezzatino” per ridurre il monopolio sulla pubblicità online, mentre gli analisti hanno aggiornato le loro stime sul titolo Alphabet, indicando target price medi, massimi e minimi che delineano gli scenari futuri per il colosso tecnologico.

La questione della concorrenza nel settore digitale è diventata uno dei temi più caldi per l’Unione Europea. Le autorità antitrust hanno già comminato a Google una multa da 3 miliardi di € per abuso di posizione dominante, sostenendo che la società controlla simultaneamente offerta, domanda e abbinamento della pubblicità online. Una posizione definita come quasi monopolistica e che, secondo Ribera, richiede rimedi strutturali. Al tempo stesso, anche negli Stati Uniti il Dipartimento di Giustizia è arrivato a conclusioni simili, pur non spingendosi fino a proporre lo spezzatino. Il tema coinvolge milioni di consumatori e imprese, che dipendono da strumenti digitali per promuovere i propri servizi.

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Google sotto attacco: 5 dati sconvolgenti sul titolo Alphabet e i target degli analisti – crypto.it

Sul fronte finanziario, Alphabet (la holding che controlla Google) resta sotto stretta osservazione da parte degli analisti. Le valutazioni sul titolo oscillano tra attese di crescita, legate agli sviluppi nell’intelligenza artificiale e nei servizi cloud, e possibili rischi derivanti dalle cause antitrust e dalle sanzioni. Per gli investitori, diventa quindi essenziale confrontare l’ultimo prezzo di Borsa con i target price aggiornati, per misurare l’eventuale upside o downside stimato dal mercato.

Le mosse dell’Unione Europea e lo scenario regolatorio

Secondo quanto dichiarato da Teresa Ribera, lo scopo della Commissione Ue è eliminare il dominio di Google sul mercato della pubblicità digitale. Tra le ipotesi allo studio figura la separazione delle diverse aree di business, così da ridurre la concentrazione di potere. La commissaria ha inoltre sottolineato che Bruxelles non esclude un coordinamento con le autorità statunitensi, ipotizzando rimedi coerenti su entrambe le sponde dell’Atlantico.

La vicenda riguarda anche altri big tech. Meta e Apple sono già state sanzionate in base al regolamento sui mercati digitali (DMA), e le soluzioni presentate dalle due società sono ancora in fase di valutazione da parte della Commissione. Questo dimostra come l’Europa intenda rafforzare il proprio ruolo di regolatore, intervenendo sia sul fronte fiscale — con l’ipotesi di una web tax europea — sia su quello concorrenziale.

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Le mosse dell’Unione Europea e lo scenario regolatorio – crypto.it

Il caso Google, inoltre, si intreccia con il tema del golden power e con la vigilanza sulle operazioni bancarie. Ribera ha infatti ricordato che è la Direzione generale Concorrenza della Commissione (DG Comp) ad avere l’ultima parola sulle operazioni transfrontaliere di rilievo, come dimostrato dalle vicende che hanno riguardato Unicredit e Banco Bpm. Questo approccio conferma la centralità delle istituzioni europee non solo nella regolazione del digitale, ma anche nei mercati finanziari e industriali.

Il titolo Alphabet: analisi dei target price e delle prospettive

Sul piano borsistico, Alphabet resta tra i titoli più seguiti a Wall Street. Secondo i dati raccolti da MarketScreener, il prezzo obiettivo medio indicato dagli analisti è di circa 211 $, con un massimo che arriva a 270 $ e un minimo fissato intorno a 145 $. L’ultimo prezzo registrato si colloca a 192 $.

Da questo confronto emergono tre scarti significativi: rispetto al target medio, il titolo quota circa il 9% in meno; rispetto al target massimo, lo scarto sale al 29%; rispetto al target minimo, invece, il margine di ribasso potenziale è del 25%. Questi numeri fotografano un titolo che, secondo la maggior parte delle previsioni, ha ancora margini di crescita, ma che resta esposto alle incertezze regolatorie e ai rischi geopolitici che condizionano i mercati globali.

Gli esperti sottolineano che la dinamica dei target price riflette non solo le prospettive di business legate al cloud e all’intelligenza artificiale, ma anche le conseguenze delle sanzioni europee e delle indagini americane. Se da un lato l’innovazione tecnologica continua a trainare i conti, dall’altro l’incertezza normativa potrebbe limitare la valutazione del titolo. Proprio per questo, le stime degli analisti mostrano una forchetta ampia tra il minimo e il massimo, segnalando divergenze nelle aspettative di medio termine.

In questo contesto, il caso Google rappresenta un punto di osservazione cruciale non solo per il settore tecnologico, ma per l’intero mercato azionario. Le decisioni della Commissione Ue e le evoluzioni delle cause negli Stati Uniti avranno infatti un impatto diretto sulle strategie del colosso e, di riflesso, sul valore delle sue azioni.

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