Tra i BTP più discussi spicca il BTP Green 2045, che oggi si scambia a circa 65,80 €, offre una cedola dell’1,5% e garantisce un rendimento annuo netto vicino al 3,83-3,89%. Si tratta di un titolo a lungo termine che combina un prezzo sotto la pari con il crescente interesse per i BTP Green.
Negli ultimi mesi l’attenzione verso i titoli di Stato italiani a lunga scadenza è aumentata, complice il ridimensionamento dei rendimenti rispetto al 2023 e il desiderio di fissare flussi cedolari regolari. Il BTP Green 2045, collocato dal Tesoro con l’obiettivo di finanziare progetti ambientali, si distingue per un prezzo inferiore al valore nominale di 100 €, elemento che accresce il rendimento effettivo a scadenza.

Il meccanismo è chiaro: acquistando oggi il titolo a circa 65,80 € e detenendolo fino al 2045, si incasseranno le cedole semestrali e, a scadenza, il rimborso integrale del capitale a 100 €. La differenza tra prezzo di acquisto e rimborso finale genera un guadagno in conto capitale che, sommato alle cedole, porta il rendimento lordo oltre il 4% e quello netto vicino al 3,9%, come riportato da Borsa Italiana. La tassazione agevolata al 12,5% contribuisce a renderlo competitivo rispetto ad altre obbligazioni.
Caratteristiche tecniche del BTP Green 2045
Il BTP Green con scadenza aprile 2045 paga una cedola fissa dell’1,5% annuo, corrisposta in due rate semestrali. All’acquisto occorre considerare il rateo interessi, cioè la quota di cedola maturata dall’ultima data di pagamento, che viene corrisposta dall’acquirente al venditore.
Dal punto di vista della struttura finanziaria, questo titolo presenta una duration modificata di circa 15,5 anni. Tale indicatore misura la sensibilità del prezzo alle variazioni dei tassi di interesse: un aumento o calo dell’1% dei rendimenti può provocare oscillazioni di circa il 15% sul prezzo di mercato. Ciò significa che il BTP Green 2045 è esposto alla volatilità del mercato obbligazionario, caratteristica tipica dei titoli a lunga scadenza.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emesso i BTP Green per finanziare progetti legati alla sostenibilità ambientale, come la mobilità elettrica, la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e la tutela del territorio. Secondo i dati ufficiali del MEF, queste emissioni hanno contribuito a consolidare l’impegno dell’Italia nella finanza sostenibile, in linea con le direttive europee.
Rendimento e prospettive di lungo periodo
Il rendimento lordo del BTP a 20 anni si attesta poco sopra il 4%, mentre il rendimento netto, dopo l’imposta del 12,5%, si colloca tra il 3,83% e il 3,89%. Questo valore è reso possibile dal forte sconto rispetto al valore di rimborso, che garantisce un ritorno aggiuntivo oltre alle cedole periodiche.
Gli analisti del Sole 24 Ore e di Bloomberg sottolineano che la vera leva di attrattiva del titolo è proprio la combinazione tra prezzo scontato e durata ventennale, che consente un’accumulazione di valore a chi intende mantenerlo fino alla scadenza. È importante però distinguere la cedola nominale dell’1,5%, calcolata sul valore nominale, dal rendimento effettivo basato sul prezzo di mercato: quest’ultimo è quello che realmente interessa agli investitori.
Il BTP Green 2045 offre quindi un rendimento competitivo rispetto ad altri titoli governativi di lungo periodo e mantiene il vantaggio fiscale tipico dei titoli di Stato italiani. Al tempo stesso, resta un titolo sensibile alle dinamiche dei tassi e allo spread BTP-Bund, richiedendo quindi una valutazione attenta da parte di chi vuole puntare sulla solidità del debito pubblico italiano e sulla finanza sostenibile a lungo termine.