Bolletta acqua condominiale troppo alta, posso installare un contatore autonomo e pagare l’acqua che consumo?

La bolletta dell’acqua condominiale ti sembra troppo alta? Potresti pensare di installare un contatore individuale per pagare solo il tuo consumo. Scopri cosa dice la legge, le sentenze più importanti e quali limiti possono esserci.

Molti condomini si chiedono se sia possibile installare un contatore autonomo e liberarsi dal criterio di ripartizione a millesimi. Il principio “chi consuma, paga” è stato introdotto dal D.Lgs. 152/2006 e prevede, laddove tecnicamente possibile, la misurazione individuale dei consumi. La possibilità di installare un contatore acqua indipendente ha fatto nascere discussioni tra condomini e amministratori, soprattutto quando il regolamento interno continua a prevedere la ripartizione basata sulle tabelle millesimali. La Cassazione ha chiarito che, una volta introdotta la misurazione individuale, il criterio millesimale non può più essere applicato. Allo stesso tempo, occorre rispettare le parti comuni e non alterare l’impianto generale, evitando squilibri e aggravi per gli altri.

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Bolletta acqua condominiale troppo alta, posso installare un contatore autonomo e pagare l’acqua che consumo? – crypto.it

Fonti giuridiche come Brocardi.it spiegano che l’installazione è legittima anche senza una delibera assembleare, purché non si intervenga su impianti strutturali. Non bisogna dimenticare che l’art. 1118 c.c. stabilisce il divieto di rinunciare all’uso delle parti comuni se ciò crea disagio agli altri, ma consente il distacco a condizione che non vi siano conseguenze negative. L’interesse resta lo stesso: pagare una bolletta in linea con i propri consumi effettivi, evitando sprechi e conflitti.

Contatore individuale: cosa dice la legge e la giurisprudenza

Il D.Lgs. 152/2006 sancisce il principio secondo cui ciascun condomino deve pagare in base al proprio consumo idrico. Il Tribunale di Milano, in più sentenze riportate dalla stampa specializzata, ha confermato che l’installazione di un contatore acqua individuale è legittima anche senza autorizzazione dell’assemblea. La Cassazione, con decisione n. 11748/2003, ha stabilito che, in presenza di un sistema di misurazione autonoma, l’acqua non va più ripartita secondo i millesimi ma sulla base dei dati rilevati. Inoltre, la Corte d’Appello di Roma ha chiarito che la parte di impianto che si trova a valle del contatore privato diventa di proprietà esclusiva del condomino servito.

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Contatore individuale: cosa dice la legge e la giurisprudenza – crypto.it

Questo significa che, installando un contatore, il singolo risponde direttamente delle spese e della manutenzione di quella porzione di impianto. La dottrina ha più volte sottolineato che il passaggio dal criterio millesimale a quello del consumo effettivo è coerente con i principi di equità e responsabilità individuale.

Vantaggi, limiti e costi del contatore autonomo

I vantaggi di un contatore individuale sono evidenti: ciascuno paga l’acqua che consuma, con una riduzione degli sprechi e delle liti condominiali. Studi di settore hanno stimato un calo dei consumi tra il 20% e il 30% quando si passa alla misurazione diretta. I costi variano: un contatore semplice può costare circa 20 €, mentre modelli più avanzati possono superare i 200 €, a cui vanno aggiunte le spese di installazione e collaudo. Secondo fonti come Selectra e Prontobolletta, il risparmio medio in bolletta giustifica spesso l’investimento. Tuttavia, bisogna considerare i limiti: l’installazione deve rispettare le parti comuni, non alterare l’equilibrio dell’impianto e garantire che gli altri condomini non abbiano aggravi di spesa. L’art. 1118 c.c. prevede che il distacco o la modifica siano legittimi solo se non si creano squilibri.

Infine, occorre valutare anche il lato gestionale: il condomino diventa responsabile della manutenzione della linea a valle del proprio contatore e del corretto funzionamento dell’impianto privato. Come ricorda Brocardi.it, il principio resta uno: il diritto di misurare i consumi è riconosciuto, ma va esercitato senza violare le regole condominiali e il decoro complessivo dell’edificio.

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