Se in famiglia c’è un parente disabile, si può andare in pensione molto prima: le soluzioni poco conosciute che permettono di ottenere un assegno INPS mensile

La pensione anticipata è concessa ai caregiver che si prendono cura di un parente disabile. Ci sono diversi scivoli da valutare.

Il duro lavoro dei caregiver non deve essere sottovalutato. La fatica fisica e mentale che devono sopportare è tanta e quotidiana. Il desiderio di andare in pensione prima dei 67 anni di età è comprensibile anche per lo Stato. Da qui la decisione di predisporre misure di pensionamento appositamente ideate per i familiari di persone disabili.

Clessidra e cartello pensione
Se in famiglia c’è un parente disabile, si può andare in pensione molto prima: ecco le soluzioni (Crypto.it)

Capire il lavoro dei caregiver non è semplice se non si è a contatto con un familiare disabile. C’è un peso che grava costantemente sulle loro spalle, quello di essere responsabili di una persona amata che ha perso la possibilità di vivere in autonomia, di compiere i gesti abituali che si imparano fin da piccoli da soli, senza l’aiuto di qualcun altro.

Il caregiver deve saper incastrare la vita personale con quella lavorativa più l’assistenza al disabile e non è facile. La Legge 104 nasce proprio per aiutare a superare con più facilità alcuni ostacoli ma da sola non basta. Oltre a permessi, congedi straordinari, detrazioni e IVA ridotta ci sono misure di pensionamento anticipato concesse ai familiari che si prendono cura di un disabile.

Come il caregiver può andare in pensione anticipata

Il congedo straordinario è il primo metodo per andare in pensione anticipata. Si tratta di una strategia che permette di lasciare il mondo del lavoro con due anni di anticipo prima di fare domanda di pensionamento. La misura è concessa ai caregiver che convivono con il disabile (ci sono solo tre eccezioni) e prevedere l’erogazione della retribuzione base per tutto il periodo di congedo.

Stringere le mani
Come il caregiver può andare in pensione anticipata (Crypto.it)

Ecco che invece che attendere i 67 anni per lasciare il lavoro su può anticipare l’uscita a 65 anni chiedendo i 24 mesi di congedo durante i quali verranno versati i contributi figurativi che serviranno poi per l’accesso alla pensione e la quantificazione dell’assegno. Un’altra indennità che accompagna fino alla pensione di vecchiaia è l’APE Sociale.

Permette ai caregiver da almeno sei mesi il pensionamento a 63 anni e cinque mesi di età con 30 anni di contributi. Non verrà erogata la tredicesima se non al compimento dei 67 anni. In alternativa c’è Quota 41 per chi ha maturato almeno 41 anni di contributi di cui un anno versato prima dei 19 anni. Le lavoratrici, infine, possono contare su Opzione Donna per la pensione a 61 anni di età oppure 60 anni se si ha un figlio o 59 anni se si hanno due figli. Occorrerà aver maturato 35 anni di contributi e accettare il sistema di calcolo contributivo.

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