Stablecoin e DeFi: cosa potrebbe accadere dopo le nuove regole del GENIUS Act negli USA

Il GENIUS Act segna una svolta nella regolamentazione delle stablecoin negli Stati Uniti, introducendo regole chiare e requisiti di trasparenza che potrebbero rafforzare il lending in DeFi. Questa nuova cornice normativa, unita agli sviluppi globali, apre scenari di forte interesse per il futuro della finanza decentralizzata.

Negli ultimi anni, il mercato delle stablecoin è cresciuto a ritmi vertiginosi, diventando una componente essenziale per scambi, pagamenti e prestiti nel mondo DeFi. Tuttavia, l’assenza di una regolamentazione chiara ha generato incertezze, esponendo utenti e operatori a rischi di riserve insufficienti, crolli di valore e dispute giuridiche.

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Stablecoin e DeFi: cosa potrebbe accadere dopo le nuove regole del GENIUS Act negli USA – crypto.it

Con il varo del GENIUS Act, gli Stati Uniti introducono un quadro di riferimento che mira a colmare queste lacune, fissando criteri precisi per la gestione delle riserve e la tutela degli utenti. L’iniziativa si inserisce in un contesto internazionale in cui anche aree come Hong Kong e l’Unione Europea stanno stringendo le maglie regolatorie, con l’obiettivo di bilanciare innovazione e sicurezza.

Il GENIUS Act e le nuove regole per le stablecoin

Il GENIUS Act prevede che solo gli emittenti autorizzati possano offrire stablecoin di pagamento, imponendo la detenzione di riserve in rapporto 1:1 con asset liquidi di alta qualità e l’obbligo di audit mensili certificati. Viene introdotta la priorità dei detentori di stablecoin nei procedimenti fallimentari e viene stabilito che le stablecoin conformi non siano classificate come titoli o commodity, evitando così la supervisione della SEC o della CFTC.

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Il GENIUS Act e le nuove regole per le stablecoin – crypto.it

Secondo analisi legali pubblicate da Latham & Watkins e Covington & Burling, la legge si propone di dare certezza operativa e giuridica agli emittenti, riducendo il rischio di interpretazioni divergenti tra autorità federali e statali. Inoltre, limita le pratiche di marketing ingannevole e stabilisce sanzioni severe per chi viola le disposizioni. Questa impostazione potrebbe favorire la fiducia degli investitori istituzionali e facilitare l’adozione di stablecoin in contesti come i pagamenti internazionali e le operazioni B2B.

Implicazioni per il lending in DeFi e le regolamentazioni globali

Con regole più chiare e trasparenza sulle riserve, i protocolli di lending decentralizzati potrebbero beneficiare di una maggiore solidità nella gestione dei collaterali. Secondo Reuters, a Hong Kong l’introduzione di requisiti KYC stringenti per gli emittenti di stablecoin ha sollevato preoccupazioni sulla privacy e sull’adozione, ma conferma la tendenza globale verso un mercato più controllato.
Il Financial Times evidenzia che una regolamentazione responsabile potrebbe ridurre il rischio sistemico, specialmente in un contesto in cui le stablecoin hanno il potenziale di accelerare i pagamenti digitali e ridurre i costi di transazione. In parallelo, il rispetto di requisiti patrimoniali più rigorosi potrebbe stimolare l’integrazione tra DeFi e finanza tradizionale, rafforzando la resilienza del sistema.

Gli analisti sottolineano che l’equilibrio tra innovazione e controllo sarà cruciale: un quadro normativo troppo restrittivo potrebbe frenare lo sviluppo di nuovi protocolli, mentre un approccio equilibrato potrebbe creare un ecosistema stabile e competitivo a livello internazionale. In questa direzione, il GENIUS Act rappresenta un precedente che potrebbe ispirare altre giurisdizioni a rivedere le proprie normative per le stablecoin e per l’intero settore DeFi.

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