L’oro è tornato sotto i riflettori, con quotazioni che hanno toccato nuovi massimi e scambi sostenuti nei mercati internazionali. La settimana appena conclusa ha visto il metallo prezioso muoversi tra record e fasi di consolidamento, in un contesto globale segnato da incertezze e fattori macroeconomici cruciali. Gli ultimi dati confermano un interesse in crescita e dinamiche di mercato tutt’altro che ordinarie.
Nel corso degli ultimi giorni, le borse hanno mostrato un andamento irregolare, ma alcuni asset hanno mantenuto una direzione più chiara, attirando l’attenzione di investitori e analisti. Il comportamento di strumenti finanziari legati a materie prime, in particolare all’oro, ha suscitato interesse grazie a oscillazioni oltre soglie rilevanti. I flussi verso strumenti alternativi hanno registrato incrementi e fonti autorevoli segnalano variazioni nelle posizioni aperte e negli scambi internazionali.
In vari centri finanziari, il confronto con l’inizio anno evidenzia cambiamenti significativi. Secondo analisti, tendenze macroeconomiche emergenti potrebbero incidere sulla stabilità di alcuni settori. Il tema delle tariffe è tornato in primo piano, influenzando scambi e sentiment. La comparazione tra asset rifugio mostra performance divergenti, alimentando nuove analisi di mercato.
Andamento del prezzo dell’oro e dati aggiornati
Secondo le rilevazioni più recenti riportate da The Economic Times, il prezzo spot dell’oro si attesta a circa 3.386,63 $/oz, mentre i futures con scadenza dicembre sono quotati intorno a 3.476,70 $/oz, dopo un picco intraday di 3.534,10 $/oz. Dati di Seeking Alpha indicano che a fine luglio l’oro aveva chiuso a 3.299 $/oz, segnando un incremento dello 0,3 % su base mensile. Nella prima settimana di agosto, sempre secondo The Economic Times, il rialzo complessivo è stato dello 0,7 %, con il prezzo che ha consolidato la sua posizione attorno ai 3.400 $.
Fonti come Trading Economics e JM Bullion confermano una fase di consolidamento, con oscillazioni contenute e livelli tecnici chiave individuati in una resistenza a 3.435 $ e un supporto tra 3.245 $ e 3.150 $, come riportato da Investopedia. Dal punto di vista tecnico, la configurazione grafica è stata descritta da alcuni analisti come un “triangolo ascendente”, con un potenziale di estensione verso 3.735 $ in caso di rottura al rialzo. La settimana ha inoltre registrato una performance da inizio anno pari al +32 %, secondo i dati diffusi da Business Insider.
Fattori di mercato e previsioni degli analisti
Tra i principali fattori che hanno inciso sull’andamento dell’oro vi sono le tariffe statunitensi su lingotti importati, introdotte anche su formati da 1 kg e 100 oz, come riportato da Barron’s. Questa misura ha determinato un ampliamento dello spread tra il prezzo spot e quello dei futures, favorendo un aumento dell’interesse per ETF legati al metallo. Sul fronte della domanda fisica, Reuters segnala un rallentamento negli acquisti in India, dove il prezzo ha raggiunto ₹1,02 lakh/10 g, spingendo alcuni operatori verso la vendita.
Il confronto con altri asset rifugio evidenzia come, secondo MarketWatch, l’oro abbia sovraperformato il bitcoin dall’inizio del 2025, con un rialzo del 32 % contro il +24,6 % della criptovaluta. Sul piano previsionale, Citi stima un valore a 3.500 $/oz nei prossimi tre mesi, mentre Goldman Sachs ipotizza un target di 3.700 $ entro fine anno. J.P. Morgan prevede una media di 3.675 $ nel quarto trimestre 2025 e un possibile raggiungimento di 4.000 $ entro il secondo trimestre 2026. Queste stime, basate su analisi macroeconomiche e tecniche, delineano uno scenario in cui il metallo giallo rimane un punto di riferimento per il mercato globale.
