Un investimento oggi può sembrare una scommessa. Ma cosa accade quando numeri certi, contratti solidi e vantaggi fiscali si incontrano? In un contesto instabile, esiste uno strumento finanziario capace di offrire sicurezza e rendimento costante. Non parliamo di promesse astratte: qui il guadagno cresce con il tempo e si somma a benefici fiscali interessanti.
Tuttavia, la vera sfida è il tempo: chi riesce davvero ad attendere per vedere i frutti? Chi è pronto a guardare lontano potrebbe ottenere più di quanto immagina, ma deve essere consapevole dei rischi nascosti che non si leggono solo nei numeri.

Quando si sente parlare di una cedola annua del 3,25% e di un rendimento netto oltre il 3%, la prima reazione è spesso di cautela. Eppure il BTP a tasso fisso con scadenza marzo 2038, acquistabile oggi a circa 96 euro per ogni 100 di valore nominale, offre proprio questo. Ciò significa non solo incassare cedole semestrali, ma anche un guadagno sicuro al rimborso, quando il titolo sarà rimborsato a 100. È una proposta pensata per chi guarda al lungo termine: tredici anni di durata residua richiedono pazienza, ma permettono di beneficiare di flussi di cassa periodici che possono rendere meno lunga l’attesa.
Un rendimento che va oltre la cedola
Il BTP 3,25% 2038 non si limita al valore della cedola. Il vero punto di forza è la quotazione sotto la pari: acquistandolo a 96, si incassa a scadenza un capitale superiore, ottenendo un guadagno aggiuntivo certo. Con 10.000 euro investiti, si acquistano poco più di 10.400 euro di valore nominale. Le cedole annuali lorde sono circa 338 euro (circa 296 euro netti), grazie alla tassazione agevolata al 12,5%. Alla scadenza si riceverà il capitale nominale, con un incasso totale di circa 14.266 euro, pari a un guadagno netto complessivo di oltre 4.200 euro in tredici anni.

Questa prospettiva, però, non è senza rischi. La duration di quasi dieci anni lo rende sensibile alle variazioni dei tassi: se i tassi dovessero salire, il valore di mercato del titolo potrebbe calare, e chi decidesse di venderlo prima della scadenza rischierebbe di subire perdite. Inoltre, il tasso fisso espone a un rischio reale: l’inflazione potrebbe erodere il potere d’acquisto delle cedole, rendendo meno appetibile un rendimento nominale che oggi appare interessante.
Perché può avere un ruolo strategico in un portafoglio
Il BTP marzo 2038 diventa particolarmente interessante per chi vuole inserire in portafoglio un titolo di Stato con rendimento netto annuo superiore al 3%, che offra stabilità e un flusso di entrate regolare. In un periodo in cui i conti deposito tendono a ridurre i tassi e l’incertezza pesa sulle scelte d’investimento, questo strumento garantisce certezze difficili da trovare altrove.
La tassazione agevolata rappresenta un ulteriore vantaggio, permettendo di trattenere una quota maggiore del rendimento rispetto ad altri investimenti finanziari. Tuttavia, si tratta di un impegno di lungo periodo: l’investimento rende al massimo solo se mantenuto fino alla scadenza. Chi cerca liquidità immediata o teme rialzi consistenti dei tassi potrebbe non trovare qui la risposta alle proprie esigenze.
Eppure, per chi ha una visione paziente, questo titolo può diventare un pilastro della strategia di investimento, una scelta di stabilità e crescita programmata.