Netflix continua ad attrarre attenzione con target price elevati e un outlook operativo che divide gli analisti. Wolfe Research e Goldman Sachs rivedono al rialzo i loro obiettivi, mentre altri restano più cauti. I fondamentali finanziari restano solidi, mentre i segnali tecnici suggeriscono una fase di consolidamento ad alta volatilità nel breve periodo. In questo contesto, il titolo si conferma tra i più osservati del settore media e intrattenimento per la seconda metà del 2025.
Negli ultimi giorni, le azioni Netflix sono tornate sotto i riflettori in seguito alla pubblicazione dei conti trimestrali e all’aggiornamento delle raccomandazioni degli analisti. Con una capitalizzazione di mercato che si mantiene tra le più alte nel comparto tech-media, il titolo ha mostrato una certa stabilità nonostante i dati misti sul fronte guidance. A sorprendere è stato il forte slancio dei contenuti originali, tra cui la terza stagione di “Squid Game”, che secondo Reuters ha superato i 120 milioni di visualizzazioni nel primo mese. Questi numeri si sono tradotti in ricavi trimestrali per 11,08 miliardi di $, in crescita del 16 % rispetto allo stesso periodo del 2024.

Il margine operativo è salito al 28,1 %, mentre l’utile per azione ha toccato quota 7,19 $, sopra le stime medie di 7,08 $. Tuttavia, alcuni analisti hanno rilevato un certo disallineamento tra il ritmo di crescita e le attese per la seconda metà dell’anno, spingendo a ricalibrare le prospettive sul breve periodo. Anche il segmento pubblicitario, secondo Barron’s, si avvia verso un’espansione fino a 3,9 miliardi di $ nel 2025, rispetto agli attuali 1,9 miliardi di $.
Target e raccomandazioni: il mercato si divide
Secondo Marketscreener, il prezzo obiettivo medio assegnato da 48 analisti è di 1.216,43 $, mentre il target massimo si attesta a 1.450 $ e il minimo a 1.100 $. Wolfe Research ha ribadito il rating Outperform con un target confermato a 1.390 $, mentre Goldman Sachs ha aggiornato il proprio obiettivo da 1.140 $ a 1.310 $, mantenendo la stessa valutazione positiva. Anche TD Cowen e Morgan Stanley si sono allineati su livelli elevati, rispettivamente con target a 1.440 $ e 1.450 $.

Al contrario, Barclays ha mantenuto il giudizio Equalweight, tagliando il prezzo obiettivo a 1.100 $, mentre Raymond James ha reiterato la propria raccomandazione Market Perform senza variazioni di target. Questa diversità riflette sia una visione frammentata del momentum attuale sia le differenti interpretazioni sul ciclo di contenuti e sui margini futuri. Secondo Investing.com, il rapporto prezzo/utili a termine è pari a 48,7×, mentre il ritorno sul capitale investito (ROIC) si mantiene su livelli molto elevati, attorno al 41 %.
Analisi tecnica e valutazioni fondamentali
Sul piano tecnico, l’analisi settimanale evidenzia un trend rialzista stabile, con il prezzo vicino al massimo a 52 settimane di 1.341,15 $. La media mobile a 50 periodi si trova ben al di sotto delle quotazioni attuali, confermando un’impostazione positiva anche in ottica di medio periodo. Gli indicatori tecnici principali – RSI e MACD – segnalano però una situazione di ipercomprato, suggerendo possibili fasi di lateralizzazione o ritracciamento a breve.
Dal punto di vista dei multipli di valutazione, Netflix continua a trattare su livelli elevati: il price/book ratio è pari a 22× e il trailing P/E è prossimo a 59×, valori che indicano elevate aspettative già incorporate nel prezzo. Tuttavia, i dati operativi restano solidi: il margine operativo supera il 28 % e il margine netto si colloca poco sotto il 27 %, segnalando una gestione efficiente anche in una fase di forte espansione del catalogo
L’interesse degli investitori istituzionali resta elevato, come mostrano i volumi medi degli ultimi tre mesi, anche se la guida conservativa comunicata dal management ha spinto parte degli operatori ad assumere un atteggiamento attendista. In ogni caso, la combinazione tra contenuti originali, espansione pubblicitaria e forte generazione di cassa mantiene Netflix tra le storie più seguite del settore tecnologico e media.