Una sorpresa in arrivo per molte madri lavoratrici italiane: a dicembre, alcune buste paga si arricchiranno di 480 euro netti, senza tasse o trattenute. Il bonus mamme lavoratrici è stato pensato come un riconoscimento concreto a chi si divide ogni giorno tra impegni familiari e professionali. Una misura nuova che non si limita alle dipendenti, ma coinvolge anche autonome e professioniste. Un sostegno reale, che arriva nel momento dell’anno in cui le spese si sommano e ogni aiuto è benvenuto.
Non si tratta di un incentivo simbolico, ma di un contributo economico con un impatto immediato. Il recente decreto di giugno ha reso operativo quanto previsto dalle ultime leggi di bilancio: un bonus diretto alle lavoratrici con almeno due figli. Il requisito fondamentale è il reddito: non bisogna superare i 40.000 euro lordi all’anno. Chi rientra in questa soglia, potrà ricevere a dicembre un’erogazione unica da 480 euro, netta e fuori dal calcolo ISEE. Un piccolo sollievo, ma concreto.

Il contributo tocca diverse categorie. Oltre alle dipendenti a tempo indeterminato, anche le autonome iscritte all’INPS, le professioniste senza cassa e quelle iscritte a casse private possono beneficiarne. Il vincolo è avere almeno due figli, con il minore sotto i dieci anni. Per chi ha tre o più figli, il bonus è valido anche con un contratto a tempo determinato, purché il figlio più piccolo non abbia ancora compiuto 18 anni. Una misura che, per una volta, guarda anche a chi lavora in modo discontinuo o autonomo.
Chi riceverà il bonus da 480 euro in busta paga: requisiti e categorie incluse nella misura INPS
Il bonus mamme lavoratrici da 480 euro sarà riconosciuto una sola volta, nel mese di dicembre 2025, ma riguarda l’intero anno. Si tratta di 40 euro al mese accumulati, che verranno pagati in un’unica soluzione. Per ottenerlo, è necessario presentare domanda all’INPS, tramite un modulo che sarà disponibile nei prossimi mesi. Non è richiesta la presentazione dell’ISEE, ma bisognerà dichiarare il reddito annuale e indicare il numero di figli minorenni.

La misura esclude solo le lavoratrici domestiche. Tutte le altre, se in possesso dei requisiti, possono accedere all’aiuto. È importante ricordare che il contributo dell’INPS è compatibile con altri bonus in corso, come l’assegno unico o i sostegni regionali. Non essendo tassato e non incidendo su altri indicatori economici, rappresenta un’aggiunta pulita e utile al bilancio familiare. Un margine in più per affrontare le spese natalizie, o semplicemente per gestire qualche imprevisto con più serenità.
Perché il bonus INPS di dicembre è più di un semplice aiuto economico
Ricevere 480 euro in un’unica soluzione, a ridosso delle festività, può avere un impatto reale sulla quotidianità. Il bonus mamme lavoratrici non è solo una misura assistenziale, ma un gesto che riconosce l’impegno di chi porta avanti famiglia e lavoro. Non si tratta di cambiare il futuro con una sola erogazione, ma di inviare un messaggio chiaro: chi sostiene il Paese ogni giorno merita attenzione e rispetto.
Il fatto che sia esteso anche alle lavoratrici autonome o con contratti flessibili è un segnale importante. Per troppe donne il lavoro non ha tutele stabili, eppure l’impegno non cambia. Questo contributo, anche se modesto, rappresenta un primo passo verso un approccio più equo.