Potrebbero valere oltre 3.000 €: 5 borse d’epoca sottovalutate che nessuno si aspetterebbe di trovare in casa

Le borsette d’epoca, spesso ignorate o dimenticate, potrebbero nascondere un valore inaspettato. In mercatini e soffitte si celano modelli ricercati da collezionisti e appassionati, capaci di raggiungere cifre sorprendenti nelle aste specializzate. Un semplice oggetto da donna può rivelarsi, oggi, un’opportunità economica concreta.

Molti non lo immaginano, ma alcune borse vintage hanno raggiunto negli ultimi mesi valutazioni impensabili. Capita spesso che vengano regalate o svendute nei mercatini dell’usato, senza che nessuno si renda conto del loro vero potenziale. Secondo quanto riportato da Catawiki, tra le aste più seguite di luglio 2025 spiccano quelle dedicate ai modelli Louis Vuitton e Chanel, con vendite che hanno superato i 2.500 € per alcuni pezzi selezionati. A volte bastano pochi euro per aggiudicarsi una borsetta che, una volta autenticata e valutata, potrebbe fruttare centinaia o migliaia di euro.

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Potrebbero valere oltre 3.000 €: 5 borse d’epoca sottovalutate che nessuno si aspetterebbe di trovare in casa – crypto.it

Tra gli esempi citati da Finarte, casa d’aste italiana, emerge la vendita di una borsa Hermès Kelly a oltre 18.000 €, mentre modelli meno noti, ma originali, in buone condizioni, vengono battuti regolarmente a cifre tra 300 € e 800 €. La disponibilità limitata, la qualità artigianale e la storia dei brand contribuiscono a rendere questi oggetti appetibili sia per collezionisti sia per chi cerca un investimento alternativo. La tendenza rispecchia anche un crescente interesse per l’economia circolare e il lusso sostenibile, soprattutto tra le generazioni più giovani.

Un mercato in crescita guidato dalla rarità e dal valore storico

Secondo il più recente report di Knight Frank, le borse d’epoca rientrano tra i cosiddetti “pleasure assets”, ovvero beni da collezione con potenziale di rivalutazione. In questo segmento, borse come la Chanel 2.55 o la Louis Vuitton Speedy si distinguono per l’interesse crescente degli acquirenti. Il mercato non è dominato solo dai grandi nomi: anche modelli meno conosciuti, purché originali e ben conservati, possono attirare offerte importanti.

Piattaforme online come Catawiki offrono un canale sicuro per l’acquisto e la vendita, con l’intervento di esperti che certificano l’autenticità degli articoli. Ogni settimana vengono messe all’asta decine di borse vintage e gli acquirenti sono disposti a pagare cifre elevate per oggetti rari, edizioni limitate o modelli ormai fuori produzione. La selezione si concentra su accessori con dettagli iconici, cuciture perfette, finiture originali e, ove possibile, la presenza di documentazione d’epoca.

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Un mercato in crescita guidato dalla rarità e dal valore storico – crypto.it

Il trend risulta ancora più interessante alla luce del fatto che molte borse vengono dimenticate in casa o donate inconsapevolmente. In contesti come mercatini delle pulci, fiere dell’antiquariato o negozi di abiti usati, è possibile trovare veri affari. In alcuni casi si tratta di modelli autentici venduti per meno di 50 €, rivalutabili dieci o venti volte tanto.

Come riconoscere e valorizzare una borsetta d’epoca

Per comprendere se una borsa vintage ha valore, bisogna esaminare alcuni elementi chiave. Il primo è l’autenticità: la presenza di logo, cuciture, cerniere originali e codici identificativi può fare la differenza. Modelli Chanel originali, ad esempio, riportano un numero seriale all’interno, così come le borse Louis Vuitton presentano specifici timbri e dettagli costruttivi.

Anche le condizioni sono essenziali: una borsa in pelle ben conservata, senza graffi profondi o usura evidente, ha maggior valore. La rarità incide sul prezzo: edizioni limitate, colorazioni fuori produzione o collezioni iconiche sono molto ricercate. La Hermès Birkin, ad esempio, è un caso emblematico: difficile da trovare, lunga lista d’attesa, e vendite all’asta che sfiorano cifre a cinque zeri.

Un altro aspetto spesso sottovalutato è la storia dell’oggetto. Alcuni acquirenti sono disposti a pagare di più per una borsa con una provenienza documentata, magari appartenuta a personaggi noti o acquistata in boutique storiche. Anche i piccoli brand possono sorprendere: borse artigianali italiane degli anni ’50 o ’60, se ben tenute, attraggono sempre più attenzione, specialmente dagli acquirenti esteri.

Investire nella conoscenza del settore, seguire le aste settimanali su Catawiki e curiosare con occhio attento tra le bancarelle può trasformarsi in un’attività redditizia. Una semplice borsa in un baule può rivelarsi un pezzo da collezione: basta riconoscerne il potenziale.

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