ENI sigla un accordo da 1,35 miliardi $ con Sonatrach per lo sviluppo del giacimento di Zemoul El Kbar in Algeria, rafforzando la propria posizione nell’upstream nordafricano. Il confronto con TotalEnergies evidenzia differenze strategiche e di valutazione che attirano l’attenzione degli analisti.
L’intesa siglata tra ENI e Sonatrach prevede l’avvio di un progetto trentennale nella Berkine Basin, con un output stimato di 415 milioni di barili equivalenti e 9,3 miliardi di m³ di gas. L’investimento è diviso in 110 milioni $ per l’esplorazione e 1,24 miliardi $ per lo sviluppo del giacimento. L’accordo, secondo quanto riportato da Reuters e ANSA, è stato ufficializzato alla presenza dei vertici delle due aziende, Claudio Descalzi per ENI e Rachid Hachichi per Sonatrach.

Nel frattempo, TotalEnergies ha rafforzato la propria presenza in Algeria attraverso nuove partnership su progetti offshore, ma non ha annunciato operazioni di pari entità economica. ENI, inoltre, ha avviato un piano di investimenti complessivo da 24 miliardi € in Nord Africa, confermando la centralità della regione nella propria strategia energetica.
Valutazioni e confronto finanziario tra ENI e TotalEnergies
Secondo i dati di MarketScreener, ENI presenta multipli di valutazione che suggeriscono una potenziale sottovalutazione: il P/E è pari a 8,06x, il P/B 0,87x e l’EV/EBITDA 3,27x. Questi valori risultano inferiori rispetto a quelli di TotalEnergies, che registra un P/E di circa 6,6x e un EV/EBITDA di 3,58x. ENI mostra inoltre un ROE di circa 6,8% e un ROA di 2,5%, mentre il margine lordo si attesta attorno al 21,7%.

Dal punto di vista tecnico, ENI ha segnato nuovi massimi annuali: 14,91 € sul listino italiano. Le medie mobili a 50 e 200 giorni sono impostate positivamente, con un RSI settimanale a 63 e MACD neutro. Questi indicatori delineano una fase di consolidamento, in un contesto comunque rialzista. Il confronto con TotalEnergies rivela un andamento tecnico simile, ma con minore potenziale di rivalutazione nel breve termine.
Target price, raccomandazioni e dividendo
Il consensus degli analisti nelle ultime quattro settimane si mantiene positivo per ENI: secondo MarketScreener, prevalgono le raccomandazioni “Buy”, senza segnalazioni di “Sell” o “Strong Sell”. Il prezzo obiettivo medio è di 33,60 $, con un massimo di 60 $ e un minimo di 30 $. Rispetto alla quotazione attuale di circa 33 $, ENI appare leggermente sopravvalutata (+0,6%).
Per TotalEnergies, sempre secondo MarketScreener, il consenso è più sfumato: la maggioranza degli analisti indica “Hold” o “Moderate Buy”, con una raccomandazione media inferiore rispetto a ENI. Il target price medio è di circa 70,30 $, con range compreso tra 65 $ e 82 $, segnalando una valutazione più stabile ma con aspettative di rialzo più contenute.
ENI offre un dividendo 2024 con rendimento atteso del 7,1%, in linea con la media degli ultimi cinque anni, oscillante tra il 6,1% e il 7,4%. Il dividendo è stato regolarmente distribuito ogni anno e il payout si mantiene stabile sopra il 60%. TotalEnergies, a confronto, mostra un rendimento da dividendo intorno al 6,6%, leggermente inferiore, ma con una maggiore stabilità del free cash flow