La sterlina è finita sotto i riflettori a causa di segnali politici inattesi e nuove incertezze macroeconomiche. Gli analisti aggiornano le proiezioni sul cambio con euro e dollaro mentre la volatilità torna protagonista nei mercati valutari.
Il momento delicato attraversato dalla sterlina ha attirato l’attenzione di trader e analisti internazionali. Il Regno Unito si trova a dover affrontare una combinazione di fattori politici ed economici che stanno influenzando la performance della sua valuta. Le immagini della cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves visibilmente commossa durante una recente conferenza stampa hanno colpito l’opinione pubblica e gli investitori, accendendo i riflettori sulla solidità del nuovo governo Labour. Sebbene l’episodio possa apparire marginale, i mercati hanno interpretato quella reazione come un segnale di incertezza nella gestione delle finanze pubbliche.

L’impatto non si è fatto attendere: secondo The Times, i rendimenti dei titoli di Stato britannici sono saliti rapidamente, mentre la sterlina ha ceduto terreno sia contro l’euro che contro il dollaro. Il cambio EUR/GBP si è riportato in area 0,86, mentre il GBP/USD è sceso verso 1,37 $. L’attenzione degli operatori è ora concentrata sui prossimi dati macroeconomici e sulle future mosse della Bank of England, che potrebbe trovarsi costretta a rivedere la propria politica monetaria.
Gli elementi che stanno penalizzando la sterlina
Tra i fattori che stanno pesando sulla sterlina si evidenziano le incertezze fiscali legate alle nuove proposte di spesa del governo e le aspettative di una politica monetaria meno restrittiva. Gli analisti di Rabobank e RBC avvertono che i piani economici dell’esecutivo potrebbero comportare un peggioramento del deficit, spingendo gli investitori a richiedere premi di rischio più elevati. Questo spiega anche l’incremento dei rendimenti sui Gilt, che ha contribuito a raffreddare l’appeal della sterlina.

Allo stesso tempo, i dati macroeconomici recenti non aiutano: i segnali di rallentamento nel settore immobiliare e nei consumi privati rafforzano l’ipotesi di una fase di debolezza economica. Ciò alimenta le attese su un possibile taglio dei tassi nei prossimi mesi, scenario che indebolirebbe ulteriormente la valuta britannica. Anche la forza relativa dell’euro, sostenuta da una maggiore stabilità percepita nell’area euro, incide sul cambio EUR/GBP.
Le raccomandazioni degli analisti e le proiezioni sul cambio
Secondo Goldman Sachs, il cambio GBP/USD potrebbe attestarsi tra 1,37 $ e 1,40 $ nel medio termine, a patto che la situazione politica si stabilizzi e che la Federal Reserve rallenti l’eventuale ciclo di tagli. Tuttavia, in caso di ulteriori turbolenze interne, la sterlina potrebbe rimanere sotto pressione.
Per quanto riguarda il cambio EUR/GBP, le previsioni sono più caute. Commerzbank e Monex Europe stimano un possibile spostamento verso quota 0,90 nei prossimi mesi, specialmente se il contesto fiscale britannico non darà segnali rassicuranti. La maggior parte delle proiezioni tecniche individua una fascia critica tra 0,86 e 0,88, considerata zona di equilibrio nel breve termine.
Gli esperti consigliano di monitorare attentamente l’evoluzione della politica interna britannica e i dati macro previsti entro l’estate. In particolare, le dichiarazioni future della Bank of England potrebbero modificare le attuali traiettorie attese, incidendo direttamente sulla volatilità della sterlina.