Banche italiane: 3 nomi che potrebbero sorprendere con utili sopra il consenso e dividendi tra i più attraenti del 2025

Le principali banche italiane potrebbero generare oltre 6 miliardi di € di utili nel secondo trimestre del 2025. Alcuni istituti, secondo le stime più recenti, potrebbero sorprendere positivamente le attese del mercato. Ecco i dati aggiornati e chi potrebbe battere il consenso.

Dopo un primo trimestre particolarmente forte, il secondo trimestre del 2025 si preannuncia altrettanto significativo per il settore bancario. Le banche italiane, trainate da strategie di diversificazione dei ricavi e un controllo dei costi efficace, sono attese a registrare utili aggregati superiori a 6 miliardi di €. Questa proiezione, riportata da Class CNBC, riflette una continuità di performance rispetto ai risultati record del 2024. Secondo il Corriere della Sera, nei primi tre mesi dell’anno le cinque maggiori banche hanno generato circa 6,75 miliardi €, e il totale si è avvicinato a 8,70 miliardi € includendo anche le altre otto principali.

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Banche italiane: 3 nomi che potrebbero sorprendere con utili sopra il consenso e dividendi tra i più attraenti del 2025 – crypto.it

I principali fattori che stanno sostenendo il settore includono l’aumento delle commissioni nette, la stabilità dei crediti deteriorati e la solidità patrimoniale. Allo stesso tempo, la riduzione dei margini di interesse derivanti dalla normalizzazione dei tassi d’interesse viene in parte compensata dalla crescita dei ricavi da servizi. Le previsioni indicano che questo riequilibrio delle fonti di profitto potrebbe favorire alcuni gruppi più di altri.

Chi potrebbe battere il consenso nel secondo trimestre

Tra le banche osservate con maggiore attenzione c’è UniCredit, che ha già stupito nel primo trimestre del 2025 con un utile netto di 2,77 miliardi €, ben oltre le attese di consenso pari a 2,36 miliardi €. Come riportato da Reuters, l’istituto ha anche rivisto al rialzo le previsioni di utile per l’intero anno a oltre 9,3 miliardi €. Il CEO Andrea Orcel ha evidenziato il contributo delle attività di trading e bancassicurazione, unite a una politica di contenimento dei costi. Altri istituti potenzialmente in grado di superare le attese includono Intesa Sanpaolo e Mediobanca, entrambe sostenute da una solida redditività non legata agli interessi, in particolare nei settori del wealth management e dell’asset management.

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Chi potrebbe battere il consenso nel secondo trimestre – crypto.it

Secondo Scope Ratings, anche BPER e Banco BPM potrebbero beneficiare di sinergie operative e di una maggiore efficienza in seguito a operazioni di riorganizzazione interna. Sempre Scope segnala che la qualità del credito resta elevata, con un NPL ratio intorno al 2,7 %, e che i livelli di liquidità sono ben superiori ai requisiti regolamentari. In questo contesto, gli istituti con una strategia più orientata alla diversificazione e al contenimento dei costi potrebbero offrire risultati positivi. La crescente rilevanza delle commissioni bancarie nei bilanci è una delle variabili più osservate dagli analisti per stimare la tenuta del settore nei prossimi trimestri.

Strategie operative e trend emergenti nel settore bancario

Il contesto competitivo resta stabile, ma alcune dinamiche stanno ridefinendo le priorità del comparto. Le principali banche italiane stanno progressivamente riducendo la loro dipendenza dai margini di interesse per concentrarsi su aree più resilienti come la consulenza, l’investment banking e i servizi digitali. Questo processo è ben visibile nei risultati del primo trimestre 2025, dove le entrate da servizi hanno rappresentato una parte crescente dei ricavi totali. Secondo il portale specializzato We Wealth, la trasformazione dei modelli di business è una risposta concreta alla compressione dei tassi attivi. Le previsioni degli analisti indicano che nel secondo trimestre la continuità di queste strategie potrebbe portare benefici misurabili per gli istituti più flessibili. In particolare, le performance di UniCredit e Intesa Sanpaolo saranno osservate attentamente per capire se potranno confermare o superare i risultati precedenti. Inoltre, il consolidamento del settore e le ipotesi di nuove operazioni di M&A potrebbero influenzare positivamente i risultati, specialmente per realtà come Banco BPM o BPER, già oggetto di interesse strategico da parte di altri player. Infine, la capacità di contenere il costo del rischio e gestire dinamicamente il portafoglio crediti resta un elemento essenziale per garantire la sostenibilità della redditività nel medio termine. Le stime complessive, pur caute, confermano una struttura solida del sistema bancario, che potrebbe continuare a sorprendere nel corso del 2025.

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