Un oggetto minuscolo, spesso ignorato, che racconta storie di luoghi lontani, marchi dimenticati e passioni inaspettate. I tappi da collezione sono protagonisti di un mondo sorprendente fatto di ricerca, scambio e valutazioni in crescita. Un universo dove metallo e colore valgono più di quanto sembri, attirando appassionati da ogni parte del mondo.
Passeggiando per mercatini o rovistando nei cassetti di vecchie cucine, può capitare di imbattersi in uno di questi piccoli cerchi di metallo. E magari, senza volerlo, si entra nel mondo della tappofilia, ovvero il collezionismo di tappi a corona, quei classici tappi ondulati in metallo utilizzati per sigillare bottiglie di birra e bibite. Una passione che inizia quasi sempre per caso, ma che nel tempo si trasforma in un’attività metodica fatta di catalogazione, ricerca e valutazione.

I tappi da collezione hanno oggi un loro mercato, con prezzi che possono variare da pochi centesimi a centinaia di euro. Secondo il Club Italiano Tappi Corona (CITC), il primo tappo a corona fu brevettato nel 1892 da William Painter, e da lì è nata una vera e propria cultura parallela che affascina ancora migliaia di appassionati.
Quanto valgono i tappi da collezione oggi
In base alle rilevazioni del sito specializzato Bottlecapclub.org, i valori dei tappi variano notevolmente a seconda di fattori come rarità, conservazione, provenienza e presenza di errori di stampa. I tappi comuni, quelli distribuiti su larga scala o facilmente reperibili, hanno un valore medio tra 0,05 € e 0,50 €, ma sono molto richiesti per completare serie tematiche o regionali.
Dall’altra parte della scala, troviamo i tappi rari, soprattutto quelli legati a birrifici artigianali non più attivi, edizioni limitate o eventi speciali. Alcuni esemplari, come quelli di birre sovietiche o africane degli anni ’60, possono raggiungere anche i 250 €. Un caso celebre è il tappo della birra americana Graf’s Root Beer degli anni ’30, venduto nel 2023 per oltre 1.000 $ in un’asta privata, come riportato da Bottlecapclub.org. I tappi con errori di stampa, soprattutto se unici e ben documentati, possono valere anche più di 100 €.

Il valore aumenta notevolmente se si possiede una collezione completa ben conservata. Serie tematiche dedicate a un anno preciso o a un brand internazionale, come Coca-Cola, possono superare i 1.000 € in fiere specializzate o su piattaforme come eBay o Delcampe, dove la domanda resta costante.
Dove e come si sviluppa il mercato del collezionismo
Il mercato dei tappi da collezione è di nicchia ma strutturato. Le principali modalità di scambio e vendita includono le aste online, come eBay, e i siti dedicati al collezionismo come Delcampe. Sono attivi anche forum e gruppi Facebook molto specifici, dove gli appassionati condividono immagini, quotazioni e propongono scambi. Il Club Italiano Tappi Corona, ad esempio, pubblica regolarmente un catalogo aggiornato con le principali quotazioni, utile per chi vuole orientarsi in questo panorama.
Un’altra fonte importante sono le fiere del collezionismo, eventi che si svolgono in Italia e all’estero, durante i quali migliaia di pezzi cambiano mano. Qui è possibile vedere dal vivo la condizione dei tappi, aspetto fondamentale nella valutazione: un tappo arrugginito o piegato può perdere fino all’80% del suo valore, anche se raro.
I criteri di valutazione generalmente adottati, come riportato dal CITC, includono: rarità, marca, provenienza geografica, anno di produzione e condizione fisica. I tappi antecedenti agli anni ’50, in buono stato, sono particolarmente ricercati. Non da ultimo, la presenza nei cataloghi ufficiali attribuisce al tappo una tracciabilità che ne rafforza il valore sul mercato.