Azimut e Anima sono due protagonisti italiani nel settore del risparmio gestito. Entrambi offrono rendimenti da dividendo interessanti e mostrano multipli di valutazione contenuti, ma con strategie e numeri differenti.
Nel settore del risparmio gestito in Italia, Azimut Holding e Anima Holding rappresentano due approcci distinti a redditività e struttura operativa. Il primo ha una vocazione internazionale, una rete di consulenti molto capillare e una redditività sostenuta da commissioni elevate.

Il secondo punta invece sull’efficienza e su una struttura più snella. Le ultime settimane hanno visto entrambi i titoli al centro dell’attenzione, complici aggiornamenti societari e nuovi giudizi da parte degli analisti. Entrambe le azioni sono inserite nel radar di molti investitori per i loro dividendi elevati e per i segnali tecnici che mostrano tendenze divergenti.
Valutazioni fondamentali, dividendi e raccomandazioni degli analisti
Secondo i dati raccolti da Reuters, MarketScreener e TipRanks, Azimut presenta un rapporto P/E di circa 6,9× e un P/B intorno a 1,9×. Il ROE è molto elevato, pari al 31,5 %, con un utile netto annuo di 575 M €. Il dividendo 2025 è stato pari a 1,75 € per azione, con un rendimento del 6,7 %. Negli ultimi cinque anni, il payout è stato costante e la distribuzione regolare, con una media del 6,2 %.

Anima, invece, ha un P/E stimato di circa 7,5×, e un ROE del 10,4 %. I margini operativi sono buoni, con un EBITDA margin del 32 % e un net profit margin del 17 %. L’utile netto 2024 è stato di 276,5 M €, con un dividendo pari a 0,45 €, equivalente a un dividend yield del 7,4 %. Anche in questo caso la distribuzione è avvenuta con regolarità, in crescita negli ultimi cinque anni. Gli analisti, secondo Marketscreener, assegnano ad Azimut un prezzo obiettivo medio di 27,50 €, con un massimo di 31,00 € e minimo di 23,20 €. Per Anima il target medio è 6,80 €, con un massimo a 7,00 € e un minimo di 6,00 €. Rispetto alle attuali quotazioni (Azimut 27,00 €, Anima 5,95 €), ciò implica una sottovalutazione potenziale di circa 10 % per Azimut e 14 % per Anima.
Analisi tecnica settimanale e contesto di mercato
A livello tecnico, entrambi i titoli mostrano segnali diversi. Azimut ha una configurazione positiva: il prezzo è sopra tutte le medie mobili principali (SMA50 e SMA200), con un RSI intorno a 61 e un supporto solido a 26,35 €, mentre la resistenza principale si colloca a 27,71 €. Il trend è sostenuto da una volatilità contenuta e da una raccolta netta in crescita, che a maggio ha raggiunto 1,89 mld €, portando il patrimonio totale a oltre 103 mld €.
Anima ha invece una situazione tecnica mista. Gli oscillatori settimanali risultano neutri, con un MACD leggermente negativo e un RSI in area 50. Tuttavia, le medie mobili (EMA20, EMA50, SMA200) sono favorevoli e indicano un supporto tecnico in rafforzamento. La performance settimanale (+2,4 %) ha mostrato un lieve recupero rispetto al FTSE Mid Cap. Da segnalare anche il coinvolgimento indiretto nell’operazione MPS tramite relazioni di settore, che tiene viva l’attenzione degli investitori.
Entrambi i titoli mantengono rating moderatamente positivi: Azimut è coperta con giudizi “Buy” da Banca Akros e “Hold” da Barclays e Deutsche Bank; Anima ha rating “Hold/Neutral” da HSBC, Equita e Intesa Sanpaolo. Le divergenze di valutazione riflettono le differenti strategie e strutture operative, ma i dati indicano in entrambi i casi una potenziale sottovalutazione e una continuità nella politica dei dividendi.