Tonfo improvviso per l’oro: e se fosse un’opportunità eccellente? Ecco cosa suggerirebbero i dati e le analisi più recenti

Dopo settimane di tensioni in Medio Oriente, l’oro ha visto oscillazioni importanti legate alla crisi tra Israele e Iran. La tregua ha spinto i prezzi verso il basso, ma l’interesse per l’asset rifugio rimane vivo. Quali scenari si aprono ora per il metallo prezioso?

Il recente conflitto tra Israele e Iran ha riportato al centro dell’attenzione gli asset rifugio, e l’oro non ha fatto eccezione. Inizialmente, il metallo giallo ha beneficiato della nuova ondata di incertezza, raggiungendo un picco sopra i 3 440 $ l’oncia, alimentato dalla corsa degli investitori verso beni considerati più sicuri. Tuttavia, l’annuncio del cessate-il-fuoco ha invertito bruscamente la rotta.

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Tonfo improvviso per l’oro: e se fosse un’opportunità eccellente? Ecco cosa suggerirebbero i dati e le analisi più recenti – crypto.it

Il prezzo dell’oro è sceso fino a 3 320 $ l’oncia nel giro di pochi giorni, registrando una delle correzioni più evidenti degli ultimi mesi. Secondo Reuters, si è trattato di un classico caso di “buy the rumor, sell the news”, con l’oro che ha perso attrattiva man mano che il rischio geopolitico diminuiva.
Questo movimento ha però lasciato spazio a nuovi interrogativi: l’oro è davvero fuori gioco o resta un’opportunità interessante? E soprattutto, cosa suggeriscono le attuali dinamiche tecniche e macroeconomiche?

Una reazione forte ma temporanea: cosa ha influenzato il prezzo dell’oro

Durante l’acme della crisi, la corsa all’oro è stata immediata: la domanda è cresciuta, e il prezzo ha toccato nuovi massimi. Ma quando la notizia del cessate-il-fuoco ha cominciato a circolare, i mercati hanno rapidamente abbandonato l’asset rifugio, preferendo asset più rischiosi.
Secondo Reuters, l’oro ha chiuso la settimana del 24 giugno in calo del 2 %, segnando una delle peggiori performance da inizio anno. Il ribasso è stato accompagnato anche da un miglioramento del sentiment globale: il raffreddamento delle tensioni tra Israele e Iran ha allentato le pressioni sui mercati.

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Una reazione forte ma temporanea: cosa ha influenzato il prezzo dell’oro – crypto.it

Anche i dati macro hanno giocato un ruolo importante. Le attese su una Federal Reserve meno aggressiva nei toni, unite a numeri sull’inflazione USA in linea con le aspettative, hanno ridotto ulteriormente la domanda per beni rifugio. Nonostante ciò, molti analisti – tra cui quelli di Mitrade – vedono nell’oro un’opzione ancora valida nel caso di nuove turbolenze.

Prospettive tecniche e fondamentali: l’oro resta un’opzione strategica?

Sul piano tecnico, il prezzo dell’oro è attualmente in fase di consolidamento tra i 3 320 $ e i 3 350 $. Gli indicatori RSI si attestano intorno a 48, suggerendo una situazione di neutralità. Le medie mobili a 20 e 50 giorni si stanno avvicinando, segnalando possibile compressione e futura volatilità. Il MACD rimane piatto, ma non esclude un ritorno della forza in caso di nuovi eventi geopolitici.
Il sentiment degli analisti è diviso. Secondo Bloomberg, alcuni investitori stanno prendendo profitto dopo i massimi recenti, mentre altri mantengono l’oro nei portafogli come copertura contro possibili shock futuri.
Dal punto di vista fondamentale, il metallo prezioso resta favorito in uno scenario di inflazione elevata e politiche monetarie accomodanti. Inoltre, eventi inattesi – come un peggioramento della crisi in Medio Oriente – potrebbero nuovamente alimentare la domanda.
In sintesi, nonostante il ribasso settimanale, il quadro complessivo non esclude nuovi rialzi, soprattutto se il contesto globale dovesse tornare a farsi instabile.

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