Massimi storici e valutazioni estreme: questa azione italiana potrebbe essere la più controversa del momento

Carel Industries ha toccato il massimo a 52 settimane, spinta da risultati trimestrali solidi e nuove certificazioni. Ma i multipli elevati e l’ipercomprato suggeriscono cautela sul medio-lungo periodo.

Negli ultimi quattordici giorni, Carel Industries ha catturato l’attenzione grazie all’aggiornamento dei conti Q1 2025, con ricavi in progresso a 147,4 M €, +0,7 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e all’annuncio di certificazioni UL per refrigeranti A2L. Queste notizie, riportate da fonti aziendali ufficiali, hanno portato il titolo ai nuovi massimi a 52 settimane e rafforzato il sentiment positivo. Tuttavia, l’attenzione resta alta sulle nomine ai vertici e sull’eventuale evoluzione dei protocolli infrastrutturali nelle fiere come LIGNA 2025 a Hannover, dove l’azienda ha presentato soluzioni HVAC avanzate.

massimi annuali
Massimi storici e valutazioni estreme: questa azione italiana potrebbe essere la più controversa del momento – crypto.it

Il tema della sottovalutazione o sopravvalutazione resta centrale: multipli elevati potrebbero limitare l’appetibilità per nuovi ingressi, mentre la storia di dividendi stabili attira investitori interessati ai redditi da cedole. A bilanciare il quadro, l’analisi tecnica suggerisce guardare ai livelli di ipercomprato e possibili pause nel trend. Il titolo resta tra i più seguiti per chi cerca aziende a media capitalizzazione con margini di crescita futuri.

Valutazione fondamentale: multipli elevati e redditività solida

Quanto ai multipli, Carel Industries risulta piuttosto spinta: attualmente il rapporto Prezzo/Utile (P/E) è pari a 33,3× e l’EV/EBITDA intorno a 31,7×, su livelli ben superiori alla media del comparto. Anche il Price/Book a 5,67× e il Price to Free Cash Flow di 26,7× indicano valutazioni tirate.
Sul fronte della redditività, però, l’azienda continua a mostrare efficienza operativa: margine lordo al 30,7 %, margine EBITDA al 13,6 % e margine operativo del 10,5 %. Il ROE (Return on Equity) è del 10,4 % e il ROA (Return on Assets) del 6,5 %, valori solidi che giustificano in parte i multipli elevati.

fondamentali eccellenti
Valutazione fondamentale: multipli elevati e redditività solida – crypto.it

Il dividendo 2025 è stato confermato a 0,165 €, staccato il 23 giugno, con uno yield attuale dello 0,6 %. Negli ultimi cinque anni il rendimento medio è stato intorno allo 0,7 %, senza mai interrompere la distribuzione. Il payout ratio si aggira attorno al 60 %, indicando un equilibrio tra crescita e remunerazione.

Analisi tecnica settimanale e outlook degli analisti

Sul timeframe settimanale, l’analisi tecnica disponibile su TradingView segnala un forte segnale “Compra”: tutte le 14 medie mobili (sia esponenziali che semplici, da 10 a 200 periodi) danno segnale positivo. Gli oscillatori, però, suggeriscono cautela: RSI a 70,2 e stocastico %K a 96,8, entrambi in zona ipercomprato. Il CCI e il Momentum mostrano divergenze, evidenziando la possibilità di consolidamento o leggera correzione nel breve.
Secondo i dati di Marketscreener, il prezzo obiettivo medio è 22,60 €, inferiore al prezzo attuale di 23,75 €, indicando una leggera sopravvalutazione. Il target massimo a 25,50 € lascia spazio per un ulteriore +7,4 %, mentre il minimo a 19,60 € implica un possibile ribasso del 17,5 %.
Il consenso degli analisti negli ultimi 30 giorni è improntato all’ottimismo: 2 analisti su 5 raccomandano “Compra”, mentre 3 suggeriscono “Mantieni”. Nessuna raccomandazione di vendita. Questo mix tra valutazioni elevate e ottimismo cautamente positivo rende Carel una small-mid cap interessante per chi investe con orizzonti superiori all’anno e può tollerare oscillazioni a breve termine.

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