Il titolo Unipol ha chiuso il primo semestre del 2025 con segnali solidi su più fronti. Dai fondamentali ai segnali tecnici di medio periodo, passando per un dividendo tra i più alti di Piazza Affari, il gruppo assicurativo emiliano potrebbe offrire ancora margini interessanti per chi cerca valore e stabilità in portafoglio.
Negli ultimi giorni, Unipol ha guadagnato l’attenzione del mercato grazie all’approvazione del nuovo piano industriale 2025–2027 e a un dividendo confermato tra i più generosi del comparto. Il titolo ha raggiunto un massimo a 17,65 €, con una performance annua superiore al 70 %. Tuttavia, l’attuale quotazione intorno ai 16,60 € lascia spazio per valutazioni più approfondite.

Alcuni analisti, come Barclays e UBS, hanno aggiornato i loro target portandoli tra 17,70 € e 18 €, mantenendo una visione costruttiva. A fare la differenza è la combinazione tra multipli contenuti, un forte ritorno per l’azionista e una solidità patrimoniale confermata anche dall’integrazione con UnipolSai. In un contesto di mercato dove il rischio di overpricing è sempre più elevato, titoli come Unipol meritano attenzione per la capacità di offrire rendimento e difensività.
Multipli interessanti, dividendo elevato e solidità operativa
La valutazione di Unipol appare particolarmente attraente se confrontata con quella di altri titoli del settore finanziario. Il rapporto prezzo/utili (P/E) si attesta intorno a 8,24×, ben al di sotto della media del comparto europeo. Anche il Price/Book è contenuto, pari a circa 0,92×, segnalando una possibile sottovalutazione. Il rapporto EV/EBIT previsto per il 2025 è pari a 6,47×, ulteriore conferma di una valorizzazione prudente rispetto ai fondamentali. A sostenere il quadro si aggiungono un ROE tra il 9 % e il 13 % e un ritorno sugli asset (ROA) nell’ordine del 6–10 %. Numeri che indicano una redditività stabile e sostenibile.

Ma è soprattutto il dividendo a impressionare: 0,85 € per il 2025, con un rendimento atteso di circa il 5,2 % ai prezzi attuali e una media quinquennale vicina al 7 %. La crescita della cedola è stata costante, senza interruzioni nemmeno nei momenti più turbolenti del mercato. La recente riduzione del debito netto, che nel 2025 è tornato in area negativa, rappresenta un ulteriore fattore di rafforzamento per il bilancio.
Trend settimanale positivo e consenso analisti favorevole
L’analisi tecnica sul timeframe settimanale conferma una struttura positiva. Le medie mobili di lungo periodo (50, 100 e 200 giorni) sono tutte su “Compra”, mentre quelle di breve registrano segnali misti. Su 15 medie mobili monitorate, ben 12 suggeriscono un’indicazione rialzista. Gli oscillatori tecnici sono più contrastati: 3 segnalano “Vendi”, 8 “Neutro”, e nessuno “Compra”. Questo potrebbe indicare una fase di consolidamento temporaneo all’interno di un trend più ampio ancora attivo. La volatilità resta contenuta e ben sotto la media di mercato, un elemento tipico dei titoli con natura difensiva come Unipol. Secondo MarketScreener, il prezzo obiettivo medio espresso dagli analisti è compreso tra 17,50 € e 18 €, con margine di upside tra il 5 % e il 10 %. Intesa Sanpaolo, Kepler Cheuvreux e Barclays confermano una visione positiva, con giudizi che spaziano tra “Buy” e “Overweight”. UBS mantiene un approccio più cauto con rating “Neutral” ma con target comunque a 17,70 €. Tutto ciò rafforza l’ipotesi di una possibile rivalutazione progressiva, supportata da basi fondamentali solide e da un posizionamento strategico efficace.