3 progetti che potrebbero cambiare la finanza per sempre: una svolta silenziosa e sorprendente è già iniziata

Quando la finanza globale sembra consolidata nei suoi meccanismi, è proprio allora che qualcosa inizia a cambiare davvero. Non si tratta di una crisi o di un’innovazione isolata, ma di una trasformazione strutturale e silenziosa che sta riscrivendo le regole del gioco: non più un’unica rete centrale, ma un insieme di blockchain interoperabili capaci di ridisegnare i flussi di valore, le normative e il modo stesso in cui fiducia e controllo vengono gestiti nel mondo finanziario.

Negli ultimi anni, la parola blockchain ha smesso di essere sinonimo esclusivo di criptovalute. È diventata un pilastro della nuova finanza globale, dove le istituzioni non si affidano più a una singola rete ma a un modello multichain, pensato per garantire interoperabilità e conformità.
La tokenizzazione degli asset è centrale in questo cambiamento. Secondo Citi Group, il suo valore globale potrebbe superare i 16 trilioni di $ entro il 2030. Canton Network — supportata da Digital Asset, Goldman Sachs e Microsoft — consente transazioni tra ledger autonomi ma sincronizzati.

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3 progetti che potrebbero cambiare la finanza per sempre: una svolta silenziosa e sorprendente è già iniziata – crypto.it

Mastercard ha annunciato FIUSD, una stablecoin programmabile con KYC e AML integrati, accettata in oltre 150 milioni di punti vendita. Anche JPMorgan ha lanciato JPMD, un deposito tokenizzato su Ethereum.
La Banca dei Regolamenti Internazionali propone un “unified ledger” per unire CBDC e titoli pubblici in un’unica piattaforma. E con soluzioni come AggLayer di Polygon, la interoperabilità diventa oggi un fattore strategico.

Tokenizzazione e reti sincronizzate: le nuove fondamenta dell’ecosistema finanziario

Nel modello multichain, ogni blockchain ha un ruolo preciso e non è più necessario concentrare tutto in un’unica infrastruttura. La tokenizzazione consente di rappresentare asset reali — azioni, obbligazioni, depositi — in forma digitale, rendendoli trasferibili, frazionabili e programmabili.
Canton Network è un esempio emblematico: consente alle istituzioni di operare su ledger separati con transazioni atomiche, garantendo sia privacy sia conformità normativa. La rete è sostenuta da oltre 30 attori, tra cui Goldman Sachs e Microsoft, e ha già raccolto investimenti per oltre 135 milioni di $.

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Tokenizzazione e reti sincronizzate: le nuove fondamenta dell’ecosistema finanziario – crypto.it

Anche JPMorgan ha consolidato il suo ruolo lanciando JPMD, un token di deposito che sfrutta la blockchain Base per eseguire trasferimenti tra controparti istituzionali. Questi strumenti non solo aumentano l’efficienza, ma permettono anche un controllo completo sull’origine e la destinazione dei fondi, essenziale in un contesto regolato.
In parallelo, Mastercard ha dato vita a FIUSD, una stablecoin che integra funzioni di verifica dell’identità e prevenzione del riciclaggio, rendendo il denaro digitale compatibile con gli standard di vigilanza. Questo tipo di asset digitale è già operativo in un numero enorme di punti vendita, superando i limiti delle criptovalute classiche.

Compliance programmabile e interoperabilità: i nuovi cardini della fiducia

In un mondo finanziario sempre più distribuito, la compliance programmabile è diventata un’esigenza, non un’opzione. Le normative devono essere rispettate in modo automatico, attraverso regole scritte nel codice. È ciò che Mastercard ha realizzato con FIUSD, che incorpora direttamente nei contratti intelligenti i controlli AML e KYC, senza la necessità di verifiche esterne.
La interoperabilità è il secondo pilastro. Iniziative come AggLayer di Polygon o Chainlink CCIP permettono il passaggio di asset e dati tra blockchain diverse, mantenendo sicurezza, tracciabilità e conformità. Questo consente agli attori globali di operare senza dover scegliere una sola rete, ma sfruttando le caratteristiche migliori di ciascuna.
La governance di queste infrastrutture è spesso affidata a fondazioni no-profit o consorzi bancari che garantiscono trasparenza e neutralità. Canton, ad esempio, è regolata da una fondazione indipendente che coordina standard tecnici e giuridici.
Secondo Deloitte, entro il 2030 oltre il 25 % dei pagamenti cross-border di alto valore sarà gestito tramite infrastrutture tokenizzate, con un potenziale risparmio di oltre 50 miliardi di $. E in questo scenario, chi saprà integrare tecnologia, normativa e interoperabilità sarà un passo avanti.

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