Per la Legge 104 si possono distinguere 3 tipi di invalidità che danno diritto a benefici differenti. Facciamo chiarezza per evitare di perdere soldi.
Avere informazioni incomplete significa rischiare di perdere un diritto e, dunque, soldi. Se non si conoscono le direttive della Legge 104 con la distinzione di tre tipologie di invalidità riconosciute allora si potrebbero perdere numerose agevolazioni che aiuterebbero disabile e caregiver nella vita quotidiana.

La Legge 104 nasce per tutelare diritti e necessità dei cittadini con una disabilità fisica, psichica e sensoriale e dei caregiver, i familiari che se ne prendono cura. Avere una minorazione significa incontrare ogni giorno numerosi ostacoli sia nella vita privata che in quella sociale e lavorativa. Il mondo non è ancora stato modellato per la completa inclusività anche se grandi passi in avanti sono stati compiuti e molti alti se ne compiranno a breve.
Dal 28 giugno, ad esempio, entrerà in vigore l’Accessability Act europeo che impone alle aziende di produrre prodotti accessibili a tutti i cittadini, incluse le persone con disabilità. Vedremo cambiare gli sportelli Bancomat, i distributori automatici di biglietti, i servizi digitali e i siti web. Detto questo ritorniamo ai benefici concessi dalla Legge 104 soffermandoci su chi ne ha diritto.
Quali tipi di invalidità riconosce la Legge 104
Conoscere il grado di invalidità assegnato dalla Commissione medica durante la visita per il riconoscimento della Legge 104 e dell’invalidità civile è fondamentale per capire a quali agevolazioni accedere. Per invalidità civile si intende la menomazione, perdita o anomalia di una struttura o funzione anatomica, psicologica o fisiologica con conseguente riduzione della capacità lavorativa.

Le percentuali attraverso cui si valuta questo primo tipo di invalidità vanno dal 33 al 100%. Il termine civile fa riferimento al requisito di accesso legato alla causa civile che ha portato l’invalidità. Le prestazioni economiche concesse variano in base alla percentuale assegnata e alla categoria di appartenenza – ciechi civili, sordi civili e invalidi civili. All’interno dell’invalidità civile sono riconosciuti gli invalidi di guerra, gli invalidi per servizio (dipendenti pubblici), invalidi del lavoro (dipendenti privati).
Passiamo ora alla disabilità riconosciuta dalla Legge 104. Il termine handicap è stato cancellato da una recente normativa. Ora si usa “disabile” per definire chi a causa di una patologia o menomazione ha visto peggiorare la qualità delle vita sociale e subire uno svantaggio rispetto le altre persone. Ci sono tre livelli riconosciuti.
Il primo è definito dall’articolo 3 comma 1 della 104. Lo svantaggio sociale non è grave e si ha diritto a benefici di misura inferiore. L’articolo 3 comma 3, invece, riconosce una situazione di gravità e comporta la concessione di un maggior numero di agevolazioni come i permessi di 3 giorni al mese e il congedo straordinario. Per la disabilità con difficoltà di inserimento lavorativo, infine, è previsto il collocamento mirato per facilitare l’inserimento lavorativo.