Potrebbe offrire un rendimento del 7% e un upside del 30%: uno dei titoli azionari più sottovalutati del 2025

Un rendimento interessante, valutazioni competitive e un nuovo piano di dividendi: il titolo Saipem potrebbe rappresentare un’occasione inaspettata per molti investitori. Grazie a un mix di fondamentali solidi e segnali tecnici favorevoli, il titolo ha riacceso l’attenzione del mercato. Ma quali sono le prospettive reali dopo la ripresa del dividendo e l’annuncio della fusione con Subsea 7?

Da mesi Saipem sta dimostrando una sorprendente capacità di recupero, confermata anche dalle recenti notizie di bilancio e dalle prospettive strategiche. La società ha saputo reagire con efficacia alle difficoltà degli anni precedenti, ridisegnando il proprio modello operativo e focalizzandosi su progetti ad alto margine e su una maggiore efficienza industriale. Il mercato ne ha preso atto, con un incremento del consenso tra gli analisti e un rafforzamento del quadro tecnico. In particolare, la recente proposta di fusione con Subsea 7 ha acceso l’interesse degli investitori, proiettando Saipem verso nuove sinergie operative e un potenziale consolidamento nel settore offshore.

potenziale rialzista
Potrebbe offrire un rendimento del 7% e un upside del 30%: uno dei titoli azionari più sottovalutati del 2025 – crypto.it

Anche il ritorno a una politica di distribuzione del dividendo regolare, dopo anni di sospensione, sta contribuendo ad alimentare le aspettative, specialmente tra gli investitori orientati al rendimento. Il nuovo piano industriale, centrato sulla generazione di cassa e sulla riduzione del debito, si accompagna a una strategia più selettiva sugli ordini, migliorando sensibilmente la redditività. Ma i numeri sono davvero dalla sua parte? E cosa dicono le metriche di valutazione?

Indicatori fondamentali e valutazioni competitive

Negli ultimi mesi, Saipem ha effettivamente sorpreso il mercato non solo con i suoi risultati operativi, ma anche con il ritorno alla distribuzione del dividendo, avvenuta a maggio 2025. L’erogazione di 0,17 € per azione ha rappresentato un segnale forte da parte del management, indicativo di una fiducia ritrovata nella sostenibilità dei flussi di cassa. Sebbene il payout ratio relativo a questa cedola sia risultato superiore al 100%, la decisione è stata giustificata come parte di una strategia volta a rafforzare il rapporto con gli azionisti in un contesto di ristrutturazione post-fusione. Secondo quanto dichiarato dalla società, non si tratterebbe di un evento isolato: l’obiettivo è quello di tornare a una remunerazione del capitale più stabile e regolare, supportata da una maggiore disciplina finanziaria. Analisti come quelli di Equita e Banca Akros hanno interpretato la mossa come un chiaro segnale di discontinuità rispetto al passato e una prova concreta della solidità della nuova governance industriale.

Indicatori fondamentali
Indicatori fondamentali e valutazioni competitive – crypto.it

Secondo Marketscreener, il titolo tratta oggi con un Price/Earnings di 10,7 e un EV/EBITDA pari a circa 3,7. Le valutazioni attuali suggeriscono una possibile sottovalutazione rispetto ai multipli storici e ai competitor del settore energetico. Anche il ROE, tornato al 12,4%, e il margine operativo lordo del 30,5% mostrano segnali di miglioramento. Gli indicatori di bilancio confermano una struttura patrimoniale più solida, con un debito in diminuzione e un piano industriale mirato alla creazione di cassa.

Rating degli analisti e segnali tecnici incoraggianti

Il quadro tecnico settimanale rafforza il sentiment positivo. La media mobile esponenziale a 50 periodi e quella a 100 sono in posizione di “compra”, mentre l’indice RSI a 54,5 è in zona neutra, suggerendo ancora margini di salita prima di eventuali eccessi. Il MACD è in territorio positivo, e altri oscillatori come lo Stocastico e il Momentum confermano il segnale di forza.

Secondo TradingView, il target price medio degli analisti per Saipem è di 3,009 €, con una stima massima a 3,54 € e minima a 2,00 €. Considerando un prezzo attuale di circa 2,30 €, il potenziale di rialzo si attesta oltre il 30%. Le raccomandazioni emesse nell’ultimo mese parlano chiaro: 11 analisti su 16 consigliano di “comprare adesso”, mentre 3 suggeriscono un atteggiamento positivo e solo 2 sono neutrali.

Anche il volume medio degli scambi, pari a circa 3 milioni di azioni al giorno, indica una liquidità elevata, che riduce il rischio di manipolazioni e rende il titolo interessante anche per investitori istituzionali.

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