Questo titolo azionario potrebbe rientrare tra le occasioni migliori del momento secondo analisi e dati tecnici recenti

C’è un titolo azionario che si sta muovendo in silenzio, ma con segnali tecnici incoraggianti e un consenso crescente tra gli analisti. A colpire non è solo il prezzo basso, ma la combinazione tra indicatori di forza e una valutazione che resta contenuta. Potrebbe sembrare un titolo dimenticato, ma i numeri raccontano una storia diversa.

In un mercato in cui si inseguono le narrative più rumorose, alcune società riescono a ritagliarsi uno spazio silenzioso, quasi defilato. Eppure, proprio lì, tra grafici poco appariscenti e multipli compressi, si celano opportunità che iniziano a suscitare attenzione. Il caso di Telecom Italia è emblematico: un’azienda che ha vissuto momenti complessi, ma che oggi mostra segnali di ripresa supportati da fondamentali in miglioramento, valutazioni sotto la media e un clima tecnico sorprendentemente favorevole.

azioni in crescita
Questo titolo azionario potrebbe rientrare tra le occasioni migliori del momento secondo analisi e dati tecnici recenti – crypto.it

Nell’ultimo mese, il titolo ha attirato l’interesse crescente di analisti e investitori istituzionali. Il dato più chiaro è il giudizio espresso da 16 analisti tracciati da Soldionline.it: 10 consigliano “Compra adesso”, 1 “Compra”, mentre solo uno suggerisce la vendita. Un consenso forte, rafforzato anche da un contesto di mercato più propizio e da notizie societarie favorevoli.

Il 16 maggio 2025, Moody’s ha alzato il rating di Telecom Italia a Ba2, con outlook stabile, segnalando un miglioramento nella solidità finanziaria. Pochi giorni dopo, è stata annunciata la proposta di ridurre il numero di consiglieri in assemblea, mossa vista dagli analisti di MarketScreener come un segnale di razionalizzazione della governance e maggiore efficienza interna.

Valutazione contenuta e potenziale sottovalutazione

Dal punto di vista dei multipli fondamentali, Telecom Italia si presenta con un P/B di 0,69, ben sotto la soglia di 1, che indica un titolo sottovalutato rispetto al valore contabile. L’EV/EBITDA a 5,25 è anch’esso su livelli contenuti, suggerendo una valutazione bassa in rapporto alla redditività operativa.

Nonostante un utile netto ancora negativo e la mancanza di un P/E calcolabile, gli altri indicatori confermano una struttura in recupero. Il margine lordo è del 9,31%, mentre il margine EBITDA si attesta al 28,72%, dimostrando una buona capacità di generazione di cassa. Il ROE all’1,06% e il ROA allo 0,27% restano bassi, ma positivi.

valutazione ottima
Valutazione contenuta e potenziale sottovalutazione – crypto.it

Anche sul fronte della liquidità, la società mostra segnali di equilibrio: il current ratio è pari a 1,00, mentre il quick ratio è 0,77, valori che indicano una gestione prudente delle passività di breve termine.

Il prezzo attuale del titolo è di 0,3915 €, mentre il target price medio stimato da 14 analisti su TradingView è 0,4018 €, con un potenziale di rialzo del 2,63%. Il target massimo previsto è di 0,4600 €, che implicherebbe un upside del 17,50%, mentre la stima minima si ferma a 0,3000 €, con un margine di ribasso del -23,37%.

Segnali tecnici e momentum positivo

Il quadro tecnico settimanale, secondo i dati forniti da TradingView, appare sorprendentemente solido. Il segnale complessivo è “Compra”, con 13 medie mobili su 15 che indicano acquisto. Anche tra gli oscillatori, la prevalenza è neutrale, ma MACD, Momentum e l’Ultimate Oscillator segnalano forza.

In particolare, indicatori come la media mobile esponenziale a 10 giorni (0,3517 €) e la media semplice a 50 giorni (0,2667 €) confermano che il titolo si trova attualmente sopra i livelli chiave, rafforzando l’idea di un momentum positivo.

Sebbene alcuni oscillatori come il Commodity Channel Index restino in zona “Vendi”, il quadro complessivo suggerisce che il titolo si trovi in una fase di accumulo, supportata sia da segnali tecnici sia dal consenso degli analisti.

Il contesto è quindi interessante per chi cerca azioni sottovalutate con un profilo rischio/rendimento bilanciato e un potenziale di rivalutazione ancora non del tutto espresso.

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