Ripple vs SEC: 3 segnali che potrebbero anticipare un finale peggiore del previsto per il caso legale dell’anno

Ripple torna al centro dell’arena legale: la giudice Torres respinge la proposta congiunta di transazione con la SEC. Ma la vittoria chiave su XRP resta intatta. Mentre il mercato cerca chiarezza, la causa si allunga, con potenziali conseguenze sul prezzo del token e sulla strategia futura della società.

Chi segue la battaglia tra Ripple e la SEC sa bene che non è una disputa qualunque. Si tratta di uno dei procedimenti legali più longevi e simbolici dell’intero mondo cripto, capace di influenzare non solo il destino di XRP, ma anche l’orientamento della regolamentazione statunitense sulle criptovalute. Dopo la vittoria parziale ottenuta nel 2023 — in cui il giudice ha stabilito che le vendite al dettaglio di XRP non costituiscono titoli finanziari — molti osservatori ritenevano che la fine fosse vicina.

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Ripple vs SEC: 3 segnali che potrebbero anticipare un finale peggiore del previsto per il caso legale dell’anno – crypto.it

Tuttavia, la notizia di metà maggio 2025 ha smentito ogni previsione: la giudice Analisa Torres ha infatti respinto la proposta congiunta di transazione da 50 milioni di $, presentata da Ripple e dalla SEC, dichiarandola “proceduralmente impropria”. Un colpo di scena che prolunga la battaglia, pur senza intaccare la precedente vittoria.

Le ragioni della bocciatura e le implicazioni legali

Secondo quanto riportato da fonti autorevoli come CoinDesk e CryptoSlate, la mozione congiunta da 50 milioni di $ mirava a ridurre la sanzione complessiva originaria da 125 milioni di $ e a rimuovere un’ingiunzione permanente contro Ripple. Tuttavia, la giudice Torres ha respinto l’accordo poiché non presentato secondo la Regola 60 delle Federal Rules of Civil Procedure, che richiede “circostanze eccezionali” per modificare un giudizio finale. Di conseguenza, ha dichiarato la mozione non solo tecnicamente invalida, ma anche priva di fondamento giuridico per una revisione immediata.

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Le ragioni della bocciatura e le implicazioni legali – crypto.it

Nonostante il colpo di freno, l’azienda ha ribadito — attraverso il Chief Legal Officer Stuart Alderoty — che la decisione non modifica i punti già acquisiti nel contenzioso. Ripple, secondo Alderoty, intende ripresentare la proposta in forma corretta nelle prossime settimane. Anche esperti legali come Fred Rispoli hanno sottolineato che il rigetto non pregiudica un possibile accordo, ma richiederà tempo, documentazione più dettagliata e forse una revisione del quantum.

Il mercato reagisce e XRP cerca stabilità

L’effetto immediato della decisione si è riflesso sul prezzo di XRP, che ha visto un lieve calo a seguito della notizia. In parallelo, i dati raccolti da Coingape e Coinpedia evidenziano una riduzione dell’interesse aperto nei mercati dei derivati su XRP, suggerendo una temporanea perdita di slancio tra gli investitori istituzionali. Tuttavia, il quadro non è del tutto negativo: la conferma che XRP non è una security per le vendite al dettaglio resta saldamente in vigore, proteggendo Ripple da ulteriori rischi regolatori in questo ambito.

Inoltre, le reazioni da parte degli analisti sono misurate: il sentiment generale, come indicato da TradingView, resta moderatamente positivo, in attesa della nuova presentazione dell’accordo. Nessun downgrade è stato emesso, segno che il mercato considera l’ostacolo più procedurale che sostanziale. Per Ripple, che nel frattempo continua a espandersi nei pagamenti cross-border e nella tokenizzazione di asset reali, la risoluzione definitiva resta solo questione di tempo. Ma fino ad allora, ogni aggiornamento potrebbe fare la differenza, sia sul piano normativo che su quello di mercato.

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