Dividendo al 7,6% e valutazione bassa: perché Equita Group potrebbe essere una delle occasioni migliori del momento

Equita Group alza il ritmo: dividendi elevati, buyback in corso e fondamentali in ripresa. Una mossa che potrebbe attrarre chi cerca stabilità e rendimento. Con margini solidi, politica di remunerazione costante e segnali tecnici positivi, il titolo torna sotto osservazione, anche se la copertura degli analisti resta limitata.

Negli ultimi giorni, Equita Group è tornata protagonista tra i titoli del settore finanziario italiano grazie a una serie di mosse strategiche che hanno riacceso l’interesse degli investitori più attenti al valore. L’annuncio di un nuovo buyback da 1 milione € – partito il 14 maggio 2025 – dimostra la volontà del management di sostenere il titolo, affiancandolo a una politica di dividendi generosi, con un payout previsto del 122,81% e un rendimento del 7,68%. Questo dato si conferma coerente con la media degli ultimi cinque anni, rendendo l’azione una tra le più interessanti in ottica di rendita passiva. Ma oltre al profilo reddituale, a colpire sono anche i margini operativi superiori al 30% e la tenuta dei principali indicatori fondamentali.

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Dividendo al 7,6% e valutazione bassa: perché Equita Group potrebbe essere una delle occasioni migliori del momento – crypto.it

In un panorama di mercato spesso dominato da volatilità e scelte difensive, Equita si presenta come un’opzione dal profilo più prevedibile ma non per questo priva di dinamismo. Tuttavia, il limitato numero di analisti che coprono il titolo – solo uno attualmente, secondo TradingView – suggerisce un certo grado di prudenza nella valutazione complessiva.

Fondamentali solidi e segnali tecnici in rafforzamento

L’analisi dei dati economico-finanziari disponibili mette in luce una struttura ben bilanciata. Il rapporto Prezzo/Utili (P/E) di 14,55 è in linea con la media del settore, mentre il Prezzo su flusso di cassa (P/FCF) scende a 2,16, un livello molto interessante che indica una potenziale sottovalutazione del titolo. Anche il Price/Book (1,30) e l’EV/EBITDA(13,55) si mantengono entro margini ragionevoli. Tra le metriche di profitto, il ROE (14,82%) e il margine netto(16,98%) confermano l’elevata efficienza nella gestione del capitale e della struttura operativa. Le metriche di liquidità e solvibilità, come il rapporto debito/patrimonio (0,47) e l’indice di attività (0,28), rafforzano ulteriormente il quadro.

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Fondamentali solidi e segnali tecnici in rafforzamento – crypto.it

Dal punto di vista tecnico, la tendenza settimanale osservata su TradingView è chiaramente orientata verso il “compra adesso”. Le medie mobili (soprattutto le esponenziali a 10, 20 e 50 periodi) confermano una traiettoria rialzista, con valori compresi tra 4,10 € e 4,34 €, a fronte di un prezzo corrente intorno a 4,56 €. Anche alcuni oscillatori – come MACD, Momentum e Ultimate Oscillator – supportano la visione costruttiva, nonostante il segnale misto da parte del Bull Bear Power.

Target di prezzo e dividendi: le valutazioni degli analisti

Secondo marketscreener.com, il target di prezzo medio stimato per i prossimi 12 mesi è pari a 4,70 €, con un potenziale margine di rialzo del +3,07%. La stima è però frutto dell’analisi di un solo esperto, che ha espresso una visione neutra, senza posizionarsi apertamente su raccomandazioni di acquisto o vendita. Questo aspetto sottolinea la scarsa copertura da parte del mercato, un limite ma anche un’opportunità per chi ricerca titoli non ancora al centro dell’attenzione generale.

L’aspetto più interessante resta però la continuità nella distribuzione dei dividendi, che dal 2018 a oggi non ha mai subito interruzioni, con un incremento progressivo del valore unitario per azione, passato da 0,19 € a 0,35 €. La politica di remunerazione, accompagnata da buyback, conferisce al titolo un profilo di affidabilità raro tra le small cap italiane.

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