Negli ultimi giorni, Enel è tornata a far parlare di sé grazie a una combinazione di fattori che coinvolgono sia l’ambito tecnico che quello fondamentale. Il pagamento del dividendo annuale da 0,43 € per azione, unito a segnali di forza tecnica e a progetti strategici innovativi, ha acceso nuovamente l’interesse degli investitori. Il rendimento da dividendo attuale, pari al 5,40%, si conferma competitivo, in linea con la media degli ultimi cinque anni. In un contesto di incertezza sui mercati, Enel si distingue per solidità e visibilità. Ma l’ultima parola spetta ai dati.
Tra i titoli del settore utility, Enel rappresenta uno dei protagonisti più stabili e remunerativi del panorama italiano. Con oltre 10 miliardi € di utili nel 2023 e una presenza internazionale consolidata, il gruppo continua a offrire dividendi regolari, margini solidi e un’esposizione bilanciata alla transizione energetica, abbracciando sia fonti rinnovabili che innovazione tecnologica.

Le ultime notizie, tra cui la creazione della joint venture Nuclitalia con Leonardo e Ansaldo Energia, hanno riportato attenzione sul titolo anche da parte degli analisti. Un progetto ambizioso che mira a rilanciare la ricerca sul nucleare pulito modulare e che si inserisce pienamente nella strategia europea di decarbonizzazione e diversificazione energetica. L’iniziativa, che potrebbe ricevere sostegno pubblico, conferma la visione strategica di lungo periodo della società. Ma quali sono oggi i segnali, tra dati finanziari e analisi tecnica, che potrebbero guidare una scelta d’investimento consapevole?
Indicatori tecnici e quadro fondamentale: segnali positivi ma prudenza sul target
Sul piano tecnico, l’analisi settimanale di TradingView segnala un chiaro “compra adesso”, supportato da 17 indicatori su 18 (tra medie mobili e oscillatori). Le medie mobili semplici ed esponenziali dai 10 ai 200 periodi mostrano tutte un’impostazione rialzista. Anche il MACD e il Momentum confermano un segnale positivo. La fascia di supporto si colloca tra 7,65 € e 7,85 €, mentre la prima resistenza rilevante si posiziona attorno a 8,30 €. Il trend è quindi positivo ma con margini di movimento ancora limitati nel brevissimo termine.

I multipli di mercato indicano una valutazione contenuta: il P/E (Prezzo/Utile) a 11,27 e il Prezzo su flusso di cassa a 6,64 risultano inferiori alla media del settore. Anche l’EV/EBITDA, pari a 7,72, è coerente con i livelli tipici di un’azienda stabile e redditizia. Sul fronte della redditività, Enel mostra un ROE del 25,2% e un ROA del 3,74%, sostenuti da margini lordi del 30,6% e un margine EBITDA del 16,4%.
Dividendi, target di prezzo e giudizio degli analisti: un’occasione da valutar
Il dividendo per il 2025 è fissato a 0,43 €, con pagamento previsto il 23 luglio. Il rendimento, al 5,40%, è in linea con la media quinquennale, durante la quale la società ha sempre distribuito utili con regolarità. Il payout medio è stato stabilmente sopra il 115%, con punte del 155% nel 2022, a conferma della volontà del gruppo di mantenere forte l’attrattiva per gli investitori orientati al rendimento.
Secondo Marketscreener, su 22 analisti ben 17 consigliano l’acquisto, con 13 indicazioni di “compra adesso” e solo 5 suggerimenti di mantenere. Il target medio a 12 mesi è di 8,26 €, con stime comprese tra un massimo di 9,25 € (+16,2%) e un minimo di 6,60 € (-17%). Considerando che il prezzo attuale si aggira attorno a 7,96 €, il potenziale di rivalutazione è modesto ma concreto, soprattutto per chi punta a un’entrata strategica in ottica dividendo.