Il target massimo degli analisti di 30,63 € potrebbe rendere STMicroelectronics una delle occasioni più sottovalutate del 2025 (+32,8%)

Settimana da protagonista per STMicroelectronics: il titolo mette a segno un rialzo superiore al 12%, confermandosi il migliore tra le blue chip. Ma dietro questa impennata c’è solo entusiasmo di breve periodo o qualcosa di più solido? Tra dividendi stabili, segnali tecnici contrastanti e un contesto competitivo in evoluzione, il titolo torna al centro del radar degli investitori. Un’analisi dettagliata può aiutare a capire se siamo davanti a un’opportunità concreta o a un fuoco di paglia.

Le ultime settimane sono state movimentate per il comparto tecnologico, ma poche azioni hanno sorpreso come STMicroelectronics. Il titolo ha guadagnato oltre il 12% in pochi giorni, catalizzando l’interesse del mercato e degli analisti. Un simile movimento non è passato inosservato, soprattutto considerando le difficoltà che il settore dei semiconduttori ha attraversato nell’ultimo anno. Nonostante un primo trimestre 2025 segnato da margini in netto calo e risultati deludenti, gli investitori sembrano aver colto segnali di fiducia, alimentati anche dalle recenti operazioni di buyback da parte della società.

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Il target massimo degli analisti di 30,63 € potrebbe rendere STMicroelectronics una delle occasioni più sottovalutate del 2025 (+32,8%) – crypto.it

A tutto questo si aggiungono valutazioni fondamentali ancora solide e un posizionamento competitivo che, seppur sfidante, resta strategicamente rilevante. E mentre il mercato cerca direzione, ST torna in cima alla lista dei titoli più discussi. Vale davvero la pena tenerla d’occhio?

Un rally inatteso dopo trimestrali deboli

Il 24 aprile 2025 STMicroelectronics ha pubblicato i risultati del primo trimestre. Secondo quanto riportato da Soldionline, i ricavi si sono attestati a 2,52 miliardi di $, in calo del 27,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e l’utile per azione è sceso dell’89% a 0,06 $. Il margine operativo è risultato quasi nullo, fermandosi allo 0,1%.

Tuttavia, due elementi hanno rafforzato il sentiment. Da un lato, la comunicazione chiara del management, che ha confermato la guidance senza ulteriori revisioni. Dall’altro, il programma di riacquisto di azioni proprie, confermato il 5 maggio da Marketscreener, con oltre 310.000 azioni riacquistate in pochi giorni, segnale di fiducia interna nella valorizzazione del titolo.

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Un rally inatteso dopo trimestrali deboli – crypto.it

Secondo i dati pubblicati da Investing.com, le valutazioni attuali mostrano un P/E pari a 21,4, un price/book di 1,31 e un EV/EBITDA di 7,15. Il ROE è al 6,3%, il ROA al 4,4%, mentre il margine lordo si mantiene su un buon livello del 37,5%.

Indicatori tecnici, raccomandazioni e dividendi

L’analisi tecnica settimanale fornita da TradingView evidenzia un contesto neutro: l’RSI (14) è a 52,441, mentre indicatori come il MACD (12,26) e il Momentum (10) danno segnale di “compra”. Le medie mobili sono equamente divise tra segnali di acquisto e vendita (7 a 7), con una sintesi complessiva che resta in equilibrio.

Secondo le rilevazioni di Marketscreener, gli analisti mantengono una visione moderata. Jefferies ha confermato il giudizio “Buy” con un target a 34 €, mentre JP Morgan ha rivisto al ribasso il target da 29 € a 26 €, mantenendo però il rating “Neutral”.

Sempre Marketscreener riporta un prezzo obiettivo medio di 23,53 €, in lieve rialzo rispetto al valore corrente di circa 23,06 €. Il target massimo previsto è 30,63 €, mentre il minimo stimato è 16 €, delineando un possibile margine di sottovalutazione se il mercato dovesse scontare gli scenari più ottimistici.

Per quanto riguarda i dividendi, secondo Soldionline la società ha confermato la propria politica distributiva: l’ultimo dividendo trimestrale è stato di 0,083 € (pagato il 24 marzo 2025), portando il rendimento da dividendo (TTM)all’1,44%. Negli ultimi cinque anni, la società ha sempre distribuito cedole, con un rendimento medio compreso tra l’1,0% e l’1,4%, senza mai interrompere la distribuzione.

STMicroelectronics si trova quindi in una fase di transizione: fondamentali solidi ma pressioni cicliche, segnali tecnici contrastanti ma fiducia da parte del management. Un contesto in cui il tempismo e l’orizzonte d’investimento faranno tutta la differenza.

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