Dopo un +80% da inizio anno e un dividendo del 86% più alto, Leonardo potrebbe restare tra i titoli più solidi del listino

Con un rialzo superiore all’80% da inizio anno, Leonardo si è imposto come il miglior titolo del Ftse Mib nel 2025. Tuttavia, la scorsa settimana ha chiuso con una delle peggiori performance del listino, perdendo circa il 4%. Una flessione fisiologica o un campanello d’allarme? La risposta va cercata tra fondamentali, notizie recenti e prospettive di mercato.

È difficile restare indifferenti davanti alla corsa di Leonardo. L’azienda, attiva nel settore difesa e aerospazio, è stata tra le protagoniste assolute del listino italiano, spinta da una combinazione di fattori geopolitici, solidi risultati finanziari e piani industriali chiari. Ma quando un titolo guadagna così tanto in così poco tempo, la volatilità può aumentare. E così, nonostante un contesto favorevole, l’ultima settimana ha visto una frenata che ha acceso interrogativi.

rialzo strepitoso

Dopo un +80% da inizio anno e un dividendo del 86% più alto, Leonardo potrebbe restare tra i titoli più solidi del listino – crypto.itChi ha seguito il titolo finora si chiede: si tratta solo di prese di profitto oppure è iniziata una fase di consolidamento più ampia? A fare la differenza, in questi casi, è la qualità dei fondamentali, l’orientamento strategico e, soprattutto, le valutazioni. Se il prezzo resta coerente con i numeri, il potenziale non si esaurisce con un semplice ritracciamento.

Per Leonardo, la vera domanda non è se abbia già dato il meglio, ma se abbia ancora margini per continuare a sorprendere. Vediamo quindi cosa è successo nelle ultime settimane e perché, secondo diversi analisti, il rally potrebbe non essere finito.

Nuove collaborazioni e tenuta dopo la correzione

Dopo un avvio d’anno brillante, Leonardo ha registrato una flessione settimanale del 4%, una delle peggiori del Ftse Mib. Tuttavia, il 16 maggio ha reagito con decisione: +3,4% in chiusura a 48,92 €, portando a quattro le sedute consecutive positive. Il calo, secondo molti osservatori, è stato letto come una fisiologica pausa in un trend ancora solido.

In parallelo, la società ha annunciato una nuova iniziativa strategica: la creazione di Nuclitalia, in partnership con Enel e Ansaldo Energia, per sviluppare tecnologie nel settore dell’energia nucleare. È una mossa che amplia l’orizzonte del gruppo, affiancando alle tradizionali attività nel settore aerospaziale un investimento nell’innovazione tecnologicain ambiti civili. Questo passo diversifica il business e rafforza l’identità di Leonardo come attore trasversale nei settori strategici.

energia nucleare
Nuove collaborazioni e tenuta dopo la correzione – crypto.it

Il posizionamento resta comunque ancorato al core business. Le commesse militari restano solide, soprattutto in Europa, dove la corsa al riarmo e i nuovi piani Nato spingono la domanda. L’azienda ha saputo capitalizzare il momento favorevole, dimostrando efficienza esecutiva e capacità di rinnovarsi.

Valutazioni ancora attraenti e dividendo in crescita

Sui multipli, Leonardo mantiene una posizione interessante. Il rapporto prezzo/utili (P/E) è pari a 13,5, il price/bookè di 1,8 e l’EV/EBITDA è a 7,2, livelli che, secondo gli analisti di Investing.com, risultano congrui o leggermente sottovalutati rispetto ai peer europei. La redditività è solida, con un ROE del 14% e un margine lordo che si attesta al 25%, segno di efficienza operativa e buon posizionamento competitivo.

Il titolo ha ricevuto giudizi positivi nelle ultime settimane. Deutsche Bank ha ribadito il rating “Buy” con target a 52 €, mentre Equita SIM ha mantenuto “Hold” con un obiettivo di 50 €, come riportato da Soldionline. Il prezzo obiettivo medio, secondo Marketscreener, è 52,01 €, con un massimo a 62,60 € e un minimo di 35,30 €, confermando un potenziale rialzo di circa il 10%.

Anche la politica dei dividendi mostra segnali chiari: la cedola per il 2025 è stata alzata a 0,52 €, in forte aumento rispetto ai 0,28 € distribuiti nel 2024. Il dividend yield attuale è vicino all’1%, ma la costanza nella distribuzione – regolare negli ultimi cinque anni – rafforza l’affidabilità percepita dagli investitori.

Leonardo, insomma, continua a essere una storia da seguire. E per alcuni, la pausa di maggio potrebbe rivelarsi un’occasione.

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