Illimity Bank continua a muoversi sotto traccia, ma i segnali di svolta non mancano: tra risultati in chiaroscuro, nuove stime degli analisti e un’OPAS che potrebbe cambiare gli equilibri, il titolo si ritrova al centro dell’attenzione. Sarà davvero una banca sottovalutata, o solo un caso complicato da decifrare per il mercato? Quando i dati parlano, è il momento di ascoltare con attenzione.
Nel mercato azionario ci sono titoli che sembrano vivere all’ombra dei riflettori. Eppure, a volte, basta poco per riattivare l’attenzione: un cambiamento nella valutazione, una revisione delle raccomandazioni degli analisti, o un’operazione straordinaria. Illimity Bank è uno di quei casi. Non è una blue chip, né una banca tradizionale. Ma il suo profilo ha iniziato ad attirare interesse dopo l’annuncio dell’OPAS di Banca Ifis e i risultati del primo trimestre.

Al di là delle performance immediate, Illimity mostra fondamentali fragili ma non privi di elementi interessanti. Alcuni indicatori tecnici puntano a un’inversione di tendenza, mentre il mercato continua a scontare una certa incertezza sulla redditività. In mezzo, c’è una banca che capitalizza poco, ma che potrebbe riservare sorprese.
I fondamentali mostrano luci e ombre: sottovalutata o titolo rischioso?
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, il quadro settimanale restituisce un segnale neutro: le medie mobili sono divise tra 7 segnali “Compra” e 7 “Vendi”. Gli oscillatori, come MACD e Momentum, risultano in posizione positiva, ma non abbastanza forti da indicare un trend definito.
I dati fondamentali sono il vero punto critico. Il rapporto prezzo/valore contabile (P/B) è pari a 0,34, un livello che normalmente suggerisce una sottovalutazione evidente. Anche il P/E forward è contenuto: 12,02 per il 2025, e 9,17 per il 2026. Tuttavia, la redditività resta il tallone d’Achille: il ROE è a –2,40%, il ROA a –0,74%, e il margine nettosprofonda a –63,61%. Anche il margine operativo è pesantemente negativo (–52,81%), a conferma delle difficoltà nel generare valore.

Il titolo scambia intorno a 3,666 €, leggermente sopra il prezzo obiettivo medio di 3,466 € indicato su Marketscreener.com. Le stime sono divergenti: Intesa Sanpaolo ha abbassato il target a 3,70 €, mentre Equita Sim ha portato il suo obiettivo a 2,80 €, mantenendo un rating “Hold”. Il massimo stimato è 3,90 €, il minimo 2,80 €: un’oscillazione che riflette l’incertezza attuale.
OPAS, trimestrale e strategia: tutto si gioca nei prossimi mesi
A riaccendere l’interesse è stata l’offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Banca Ifis, con un corrispettivo di 3,55 € per azione, composto da una parte in contanti e una in azioni proprie. L’adesione è prevista tra il 19 maggio e il 27 giugno, con liquidazione il 4 luglio. Il mercato, per ora, resta in attesa.
Nel frattempo, il primo trimestre 2025 ha mostrato segnali preoccupanti: l’utile netto è crollato a 0,3 milioni di €, contro i 10,8 milioni di € dello stesso periodo 2024. Il margine di intermediazione è calato dell’8%, a 68,2 milioni di €. La raccolta però è cresciuta dell’11%, superando i 7 miliardi di €, e il CET1 ratio si è rafforzato al 14,7%, confermando una buona solidità patrimoniale.
Con una capitalizzazione di circa 200 milioni di €, Illimity si muove in una fascia intermedia del listino, esposta alla volatilità ma anche ricca di spunti. I dati raccontano di una banca in fase di ridefinizione, ancora in cerca della propria traiettoria. Per chi guarda al valore nascosto, potrebbe essere un titolo da seguire molto da vicino.