Technoprobe ha sorpreso il mercato con un balzo del +7,86% in una sola seduta, spingendo il prezzo a 6,585 €. Un risultato notevole che riporta l’attenzione su un titolo chiave nel settore dei semiconduttori, spesso trascurato dai piccoli investitori. Gli ultimi dati tecnici e fondamentali fanno pensare che il momento per il titolo potrebbe essere più favorevole di quanto sembri. Ma Technoprobe è davvero sottovalutata o il rally recente nasconde una sopravvalutazione? Per scoprirlo, bisogna guardare oltre i numeri di facciata, entrando nel dettaglio dell’analisi tecnica e fondamentale.
In un mercato dominato dalle big tech e dalla narrativa sull’intelligenza artificiale, Technoprobe sembra muoversi in silenzio, ma con decisione. Specializzata in componenti fondamentali per il testing dei chip, l’azienda italiana ha chiuso un primo trimestre 2025 con ricavi a 157 milioni di euro, supportati da margini solidi e da una quota significativa del fatturato (il 35%) proveniente dal comparto AI. Risultati che hanno convinto anche gli analisti di MarketScreener, che assegnano al titolo un prezzo obiettivo medio di 6,91 €, con una stima massima di 8,50 € e una minima di 5,50 €. Rispetto all’attuale quotazione di 6,10 €, ciò implica un potenziale upside del 13%, che può arrivare fino al 44% nella migliore delle ipotesi.

Guardando ai dati fondamentali, il titolo non è certo a buon mercato. Il rapporto Prezzo/Utile (P/E) previsto è di 37,53 per l’anno in corso, ben al di sopra della media di settore. Anche il Price/Book (P/B) a 3,19 riflette una valutazione sopra il valore contabile. Tuttavia, questi multipli vanno letti alla luce di margini robusti, con un margine lordo del 39,48% e un margine operativo del 14,89%. Inoltre, il ROE (6,22%) e il ROA (5,45%) mostrano un’efficiente capacità di generare valore. Più critico, invece, il rapporto EV/EBITDA che a 24,41 indica una certa sopravvalutazione rispetto ai flussi operativi. Secondo Investing.com, ciò potrebbe giustificarsi solo con prospettive di crescita elevate e sostenibili.
Indicatori tecnici settimanali e segnali operativi
Dal punto di vista tecnico, il quadro settimanale di Technoprobe mostra segnali incoraggianti. Sulle medie mobili, l’indicazione prevalente è “Compra” su 10 indicatori su 13, con solo 2 segnali di vendita provenienti dalle medie a 100 periodi. La media mobile esponenziale a 50 periodi, ad esempio, è posizionata a 6,463 €, ben al di sotto del livello attuale, segnalando momentum positivo. Anche l’indicatore MACD e il Momentum confermano la forza del trend: entrambi indicano un segnale di acquisto, mentre l’RSI a 60,27 resta in zona neutra ma vicino a livelli rialzisti.

La piattaforma TradingView sintetizza questi elementi in una valutazione complessiva di “Compra”, supportata anche da 3 analisti che raccomandano “Compra adesso” e 4 con giudizio “Compra”. Nessuna indicazione di mantenimento o vendita nelle ultime 4 settimane, secondo quanto riportato da SoldiOnline.it. Questo consenso rafforza la fiducia degli operatori nel titolo.
Prospettive e reazione del mercato
Il rally recente di Technoprobe sembra fondarsi su basi reali: solidi fondamentali, risultati in crescita, presenza nel settore AI e segnali tecnici favorevoli. Tuttavia, l’elevato EV/EBITDA e il P/E sopra la media suggeriscono che molto è già incorporato nel prezzo. Il mercato sta premiando la visibilità dell’azienda e la sua esposizione a trend di lungo periodo, ma resta da vedere se riuscirà a sostenere queste aspettative.
Gli investitori dovrebbero quindi tenere d’occhio due livelli chiave: 8,50 € come target massimo secondo MarketScreener, e 5,50 € come soglia minima che rappresenterebbe una fase correttiva. Tra queste due estremità si gioca una partita delicata, dove la fiducia dovrà essere sostenuta da numeri concreti nei prossimi trimestri.