Questo titolo sottovalutato avrebbe un potenziale del +52% secondo gli analisti: è tra le occasioni migliori del Ftse Mib?

FILA è un titolo sottovalutato che sta attirando sempre più attenzione da parte degli analisti. Nonostante un quadro tecnico fragile, le valutazioni fondamentali raccontano una storia diversa. Con un potenziale di rivalutazione superiore al 30% e dividendi in aumento, potrebbe essere una sorpresa positiva per chi cerca opportunità fuori dai radar. Ma è davvero il momento giusto per puntare su FILA?

A volte basta uno scivolone improvviso in Borsa per mettere in discussione anni di crescita. Altre volte, è proprio in quei momenti che si nascondono le occasioni migliori. Quando un titolo scende troppo velocemente, il mercato potrebbe aver reagito in modo emotivo, ignorando numeri e potenziale reale. È il caso di FILA, realtà italiana nel settore della cancelleria e degli articoli per belle arti, che negli ultimi tempi ha fatto parlare di sé, non tanto per notizie clamorose, quanto per i segnali contrastanti che emergono dai dati.

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Questo titolo sottovalutato avrebbe un potenziale del +52% secondo gli analisti: è tra le occasioni migliori del Ftse Mib? – crypto.it

Da una parte ci sono le metriche finanziarie: stabili, solide, a tratti persino conservative. Dall’altra parte, l’analisi tecnica racconta di un momento di debolezza. E in mezzo? Gli analisti, che iniziano a vedere nel titolo una possibile scommessa da monitorare con attenzione.

Valutazione fondamentale e margini di rialzo

Il primo trimestre 2025 si è chiuso con un EBITDA in crescita a 22,6 milioni di €, rispetto ai 21,1 milioni di € dello stesso periodo del 2024. Tuttavia, la società ha registrato una perdita netta di 0,5 milioni di €, dovuta principalmente ad accantonamenti straordinari e a perdite su cambi per 6,9 milioni di €, come riportato da Marketscreener. Questo ha momentaneamente frenato l’entusiasmo degli investitori, ma non ha modificato i fondamentali.

Il titolo mostra valutazioni particolarmente attraenti: un P/E di 7,3, EV/EBITDA di 6,99 e P/B di 0,93. Numeri che suggeriscono una chiara sottovalutazione rispetto alla media di settore. I rendimenti sono buoni: ROE al 13,62%, ROA al 6,90%, con un margine lordo del 26,94%. La generazione di cassa è tornata a livelli interessanti, con un rapporto prezzo/flusso di cassa di 6,69, in netto miglioramento rispetto agli anni precedenti.

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Valutazione fondamentale e margini di rialzo – crypto.it

A ciò si aggiunge un dividendo di 0,40 € per azione con rendimento annuo dell’1,04%, che rappresenta un forte incremento rispetto al passato, considerando che nel 2018 era di appena 0,08 €. Il payout ratio rimane prudente, intorno al 49,6%, offrendo margine per ulteriori incrementi.

Cosa dicono analisti e tecnici

Le raccomandazioni degli analisti sono positive: secondo Marketscreener, 5 analisti su 6 suggeriscono “Compra adesso”, mentre uno è neutrale. Il target price medio è di 13,86 €, con un massimo di 15,80 € e un minimo di 12,00 €, rispetto all’attuale quotazione di circa 10,36 €. Questo implica un potenziale di rivalutazione del +33,69%, che diventa ancora più rilevante se si considera che i fondamentali non giustificano i recenti cali di prezzo.

Sul piano tecnico, però, il quadro è meno brillante. L’analisi tecnica settimanale mostra una prevalenza di segnali di “Vendi”, con 12 medie mobili su 15 orientate al ribasso. Anche gli oscillatori sono prevalentemente neutrali, ma il Momentum e il MACD indicano un trend debole nel breve periodo. Insomma, la prudenza resta d’obbligo per chi entra ora, ma chi guarda a medio-lungo termine potrebbe trovare valore in questa fase di debolezza.

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