Hai trovato un lavoretto mentre percepisci la NASpI e ti stai chiedendo se rischi di perderla? Avere una piccola entrata extra può sembrare innocuo, ma basta superare una soglia o dimenticare una comunicazione per trovarsi nei guai.
Ecco la storia vera di Benito e Valerio, due amici che si sono trovati proprio in questa situazione. Uno ha rischiato grosso, l’altro è riuscito a cavarsela: tutto dipende da come si gestisce il rapporto tra reddito e sussidio.

Benito è un cuoco stagionale che ha perso il lavoro a fine estate. Valerio è un grafico freelance a cui è stata chiusa improvvisamente la collaborazione. Entrambi hanno fatto domanda per la NASpI, il sussidio di disoccupazione che sostiene chi si trova senza lavoro in modo involontario. Dopo qualche settimana di inattività, arriva per Benito la proposta di cucinare per una festa privata. Valerio riceve invece la richiesta di progettare un nuovo logo. Nulla di stabile, ma incarichi che potevano aiutarli a pagare l’affitto. La domanda era inevitabile: possono accettare e continuare a percepire la NASpI?
Quali sono i limiti di reddito per mantenere la NASpI
La normativa è piuttosto chiara, ma serve attenzione. Se Benito svolge una prestazione occasionale e guadagna meno di 5.000 euro lordi annui, non deve comunicare nulla all’INPS e può continuare a ricevere la NASpI senza problemi. È importante però che l’attività non diventi abituale. Valerio, invece, ha emesso una fattura per un lavoro da freelance. In questo caso, rientra nel lavoro autonomo, che ha un tetto più basso: 5.500 euro lordi annui. Inoltre, deve assolutamente comunicare l’inizio dell’attività all’INPS, compilando il modulo NASpI-Com entro 30 giorni e indicando il reddito presunto.

Per il lavoro subordinato, il limite sale a 8.500 euro annui, ma anche in quel caso va comunicata l’attività all’Istituto. Il punto centrale è che non si deve superare la soglia prevista per mantenere lo status di disoccupato, altrimenti la NASpI decade. Purtroppo molti ignorano questi dettagli e rischiano di dover restituire tutte le mensilità ricevute, solo per non aver fatto una comunicazione in tempo.
Alternative alla NASpI mensile: l’opzione dell’anticipo
Un’opportunità spesso trascurata è quella dell’anticipo NASpI in un’unica soluzione. Questa possibilità viene concessa a chi decide di avviare un’attività in proprio, come un’impresa individuale o una partecipazione attiva in una cooperativa. In questo caso, l’INPS eroga tutto il sussidio residuo in una volta sola. Si tratta di una buona idea per chi ha un progetto chiaro, ma attenzione: non si ricevono né contributi figurativi né assegni familiari, e non si può tornare alla NASpI mensile in caso di fallimento.
Benito ci ha pensato, avrebbe voluto aprire un piccolo servizio di catering, ma alla fine ha preferito rimanere prudente. Valerio invece, con le sue competenze da grafico, sta valutando seriamente l’idea. Entrambi però hanno capito una cosa importante: conoscere bene le regole è fondamentale per non perdere la NASpI. Anche solo un incarico da poche centinaia di euro, se gestito male, può trasformarsi in un problema serio.