Assegno di Inclusione: la novità che permette a più famiglie di ottenerlo dal 5 marzo 2025

Maria Grazia e Damiano, una coppia di mezza età residente in provincia di Crotone, hanno sempre gestito con attenzione i loro risparmi, investendo in titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e mantenendo un libretto postale .

Nonostante ciò, il loro ISEE superava di poco la soglia per accedere ad importanti agevolazioni sociali.
Ma una recente modifica normativa potrebbe cambiare radicalmente la loro situazione, aprendo nuove opportunità di sostegno economico.

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Maria Grazia e Damiano si sentivano esclusi da molte delle misure di sostegno offerte dallo Stato. La loro prudente gestione dei risparmi, paradossalmente, li penalizzava nel calcolo dell’ISEE, l’indicatore che misura la situazione economica delle famiglie italiane. Questo li escludeva dall’accesso a benefici come l’ Assegno di Inclusione (ADI), destinato a supportare i nuclei familiari in difficoltà economica. La frustrazione cresceva, poiché quei risparmi rappresentavano una sicurezza per il futuro, non certo un lusso. Tuttavia, con l’introduzione di una nuova normativa, le cose stanno per cambiare. Dal 5 marzo 2025, una revisione dei criteri di calcolo dell’ISEE potrebbe finalmente riconoscere la loro situazione, escludendo dal conteggio determinati strumenti di risparmio fino a una certa soglia. Questa modifica potrebbe rendere Maria Grazia e Damiano eleggibili per l’ADI, offrendo loro un sostegno concreto e meritato. Ma come funziona esattamente questa nuova regolamentazione e cosa significa per le famiglie come la loro?

Un cambiamento significativo nel calcolo dell’ISEE

La recente modifica normativa rappresenta una svolta per molte famiglie italiane. In precedenza, nel calcolo dell’ISEE venivano inclusi tutti gli strumenti finanziari posseduti, come titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti postali. Ciò significava che anche piccoli risparmi potevano aumentare l’ISEE oltre le soglie previste per l’accesso a vari benefici sociali.

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Un cambiamento significativo nel calcolo dell’ISEE-crypto.it

Dal 5 marzo 2025, però, le cose cambiano: questi strumenti finanziari non saranno più contenuti nel patrimonio mobiliare fino a un valore complessivo di 50.000 euro. Questo significa che famiglie come quella di Maria Grazia e Damiano, che hanno risparmiato in questi strumenti, potrebbero vedere una riduzione significativa del loro ISEE, rendendole idonee a ricevere l’ Assegno di Inclusione (ADI) e altre prestazioni sociali.

L’Assegno di Inclusione: una nuova opportunità

L’ Assegno di Inclusione (ADI) è una misura di sostegno economico introdotto per aiutare le famiglie in difficoltà. Con le nuove regole sul calcolo dell’ISEE, più nuclei familiari potranno accedere a questo beneficio.

Per richiedere l’ADI è necessario:

Ottenere un ISEE aggiornato, che escluda dal calcolo titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali fino a 50.000 euro.

Presentare la domanda tramite il portale INPS o rivolgersi a un CAF per assistenza.

Una volta accolta la domanda, l’assegno verrà erogato mensilmente per un periodo massimo di 18 mesi, rinnovabile per ulteriori 12 mesi con una pausa di un mese tra i rinnovi.

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