Mutui, perchè e quando tornare al tasso variabile per salvarsi dopo la svolta BCE

Mutuo 2024: forse è tempo di ritornare da tasso fisso a variabile, in previsione una diminuzione dei tassi di interesse. Tutti i dettagli.

Il mercato dei mutui sta attraversando un periodo di incertezza a causa dei continui aumenti dei tassi d’interesse imposti dalla Banca Centrale Europea (BCE) per contrastare l’inflazione. Questa situazione ha portato molti proprietari di immobili ad entrare in contatto con le banche al fine di rinegoziare le condizioni del loro mutuo e cercare di ottenere migliori condizioni.

Mutuo quale conviene
Mutuo (Crypto.it)

Tuttavia, secondo alcuni esperti di settore, potrebbe essere vicina la fine di questa stretta sui tassi, aprendo la possibilità di tornare al tasso variabile che potrebbe risultare conveniente. La decisione di tornare al tasso variabile dipenderà principalmente dal momento in cui la BCE deciderà di fermare i rialzi dei tassi. Secondo le previsioni attuali, ciò potrebbe accadere entro il 2024.

Mutuo: tasso variabile da preferire nel 2024, i motivi

La ragione principale di questa stretta dei tassi è l’inflazione, che ha portato ad un aumento dei costi di vita insostenibili per molti. La BCE ha giustificato questa decisione affermando che è necessario controllare l’inflazione al consumo. Tuttavia, alcuni esperti sostengono che questo potrebbe essere l’ultimo aumento dei tassi, con la possibilità di vedere una luce in fondo al tunnel nel 2024.

Mutuo
Fondi per il mutuo (Crypto.it)

Il settore dei mutui è stato fortemente colpito da questa situazione, con la stragrande maggioranza dei mutui erogati a tasso fisso nel corso dell’ultimo trimestre. Questo è stato causato dai continui aumenti dei tassi ufficiali della BCE, che hanno portato il tasso minimo al 4,5% rispetto allo zero di giugno dell’anno scorso. Questa situazione ha creato problemi per coloro che avevano scelto il tasso variabile, che si sono trovati a dover affrontare rate più elevate. I continui aumenti sono senza precedenti nella storia della moneta unica europea.

Questo ha avuto un impatto anche sul mercato immobiliare, con una diminuzione delle transazioni e degli acquisti assistiti da finanziamenti ipotecari. Alcuni potenziali acquirenti sono scoraggiati dall’idea di comprare casa a causa dei tassi d’interesse troppo elevati, quindi preferiscono aspettare tempi migliori.

Per quanto riguarda il futuro, gli esperti del settore sostengono che potrebbe essere in arrivo un ulteriore aumento dei tassi d’interesse nel breve termine. Tuttavia, potrebbero seguire una fase di stabilità e tagli a partire dall’estate del 2024, facendo scendere i tassi intorno al 2-2,5% nel giro di un paio di anni. Queste previsioni, naturalmente, dipendono dall’andamento dell’inflazione e sono state già spostate dalla scadenza estiva alla fine del 2024.

Al momento è difficile fare previsioni certe sul futuro dei tassi d’interesse dei mutui. Tuttavia, se la stabilizzazione dei tassi e il loro successivo calo si concretizzassero, l’opzione del tasso variabile potrebbe tornare ad essere conveniente. Tuttavia, per chi sta pensando di acquistare una casa e di accendere un mutuo, è importante valutare attentamente le proprie disponibilità finanziarie prima di scegliere l’opzione variabile, basandosi su previsioni ancora incerte.

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