La nuova Legge di Bilancio ha portato dei cambiamenti importanti in materia previdenziale: le novità sul sito dell’INPS
Entro il prossimo 31 dicembre Camera e Senato dovranno approvare la nuova Legge di Bilancio 2024 messa a punto dal governo Meloni e già approvata in Consiglio dei Ministri lo scorso 16 ottobre.
Le novità dal punto di vista fiscale andranno a influenzare lo scenario pensionistico e lavorativo degli italiani. Sul sito web dell’INPS sono già presenti delle novità che includono trasformazioni per adeguarsi alla nuova manovra. Vediamo insieme tutti i dettagli.
L’INPS si adegua alla nuova Manovra: come cambia il sito web
Sul sito dell’INPS è già presente una novità che riguarda il simulatore della pensione. Si tratta di uno strumento che permette di conoscere la data presunta del raggiungimento della pensione. Ebbene il simulatore “Pensami – PENSione A MIsura” include già tra gli scenari contemplati le pensioni “Anticipata flessibile” e “Opzione donna – legge di bilancio 2023”.
Il cittadino, dopo aver inserito i propri dati anagrafici e quelli relativi alla contribuzione, avrà delle info importanti per quanto riguarda la pensione. Inoltre, oltre alla versione web, è stata implementata anche l’App per dispositivi mobili “INPS Mobile” per Android e iOS. Il servizio adesso è raggiungibile senza necessità di autenticazione, selezionando il tab “Servizi” dalla home page e poi il servizio “Pensami”.
Per quanto riguarda le novità in ambito previdenziale, la Legge di Bilancio 2024 si muove verso la riduzione al minimo delle possibilità di pensionamento anticipato rispetto all’età di vecchiaia. Chi, invece, non raggiunge un importo pensionistico di almeno 1,5 volte l’assegno sociale può andare in pensione a 67 anni senza aspettare i 71 previsti oggi.
Ci saranno poi aumenti sulla pensione per adeguarle all’inflazione mentre per il biennio 2024-2025, i lavoratori che hanno cominciato a versare contributi dal 1996 possono riscattare, in tutto o in parte, i periodi di vuoto contributivo fino a un massimo di cinque anni parificandoli a periodi di lavoro.
La soglia per il raggiungimento della pensione di vecchiaia resta sempre a 67 anni ma, nel 2024 si potrà andare in pensione con 63 anni di età e 41 di contributi. Inoltre si allungano le finestre per l’uscita: da tre a sei mesi per il privato e da sei a nove mesi per il pubblico. Potranno uscire i nati nel 1961 che hanno cominciato a lavorare almeno nel 1983 senza buchi contributivi.
Infine, aumenta fino a 63 anni e 5 mesi l’età per l’accesso all’ammortizzatore per la pensione pensato per disoccupati, caregiver, invalidi con almeno il 74% e impegnati in lavori gravosi (APE Sociale). Aumenta di un anno, fino a 61 anni l’età minima per l’accesso a Opzione donna ai quali va aggiunto un anno di finestra mobile.