Le Reti di consulenza, nel mese di ottobre 2025, registrano una raccolta netta tra le più elevate dell’anno, spinte dal ritorno di interesse per i titoli obbligazionari e da una rinnovata fiducia nella consulenza professionale. I numeri raccontano una trasformazione concreta delle scelte finanziarie delle famiglie e a fare da protagonista il BTP Valore.
Il risparmio gestito, il risparmio amministrato, il ruolo dei titoli di Stato e l’evoluzione dei comportamenti dei risparmiatori tornano al centro dell’attenzione.
In uno scenario segnato da rendimenti più attrattivi e da un progressivo ridimensionamento della liquidità ferma sui conti, ottobre diventa un mese chiave per comprendere come stiano cambiando le strategie di investimento in Italia e perché le Reti di consulenza finanziaria rafforzano la loro centralità nel sistema.
Ottobre 2025 si chiude come uno dei mesi più brillanti per le Reti di consulenza finanziaria, con una raccolta netta complessiva di 6 miliardi di euro, in forte crescita sia rispetto a settembre sia su base annua. Un risultato che conferma un trend di consolidamento lungo tutto il 2025 e che riflette una riorganizzazione delle preferenze dei risparmiatori italiani.
La spinta principale arriva dal risparmio gestito, che nel solo mese totalizza 3,2 miliardi di euro, segnando una crescita annua del 10,3 per cento. I clienti privilegiano soluzioni professionali e diversificate, soprattutto in un contesto in cui i mercati azionari e bilanciati mostrano maggiore cautela. Parallelamente accelera il risparmio amministrato, che raggiunge 4,2 miliardi di euro, grazie soprattutto al mercato primario e al successo del BTP Valore, collocato nella fase finale del mese.
Il dato forse più significativo riguarda lo spostamento dei capitali: quasi 1,5 miliardi di euro escono da conti correnti e depositi, segnalando una riduzione della liquidità inattiva a favore di strumenti capaci di offrire rendimenti più interessanti. I titoli di Stato raccolgono 2,7 miliardi, mentre i bond corporate raggiungono 802 milioni, confermando il rinnovato appeal dell’obbligazionario.
Nel risparmio gestito, la distribuzione dei fondi comuni genera 1,7 miliardi di raccolta, con una netta prevalenza dei fondi obbligazionari, che toccano 1,4 miliardi. Al contrario, i fondi azionari e bilanciati registrano deflussi netti, segnale di un approccio più prudente da parte degli investitori. Anche il comparto assicurativo e previdenziale contribuisce con 915 milioni, sostenuto in larga parte dalle unit linked.
Le gestioni patrimoniali individuali raccolgono 627 milioni, con una preferenza marcata per le gestioni investite in fondi. Cresce inoltre l’utilizzo degli ETF, che portano gli exchange traded product a una raccolta di 568 milioni, confermandosi strumenti sempre più centrali nella costruzione di portafogli diversificati.
Su base annua, da gennaio a ottobre, la raccolta complessiva delle Reti sale a 47,5 miliardi di euro, con il risparmio gestito che sfiora i 30 miliardi e una crescita superiore al 60 per cento. A rafforzare il quadro contribuisce anche l’aumento della consulenza a pagamento, che supera 12 miliardi da inizio anno. Il numero di clienti assistiti arriva a 5,4 milioni, con oltre 27 mila nuovi ingressi nel solo mese di ottobre, confermando la fiducia verso un modello di consulenza che punta sulla diversificazione e sulla pianificazione finanziaria.
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