Pensioni di dicembre, arriva il bonus Natale, ma non per tutti: ecco chi sono i fortunati

A dicembre molti pensionati attendono un importo aggiuntivo che si affianca alla tredicesima e rappresenta un sostegno concreto per chi vive con trattamenti previdenziali contenuti. Il cosiddetto bonus Natale da 154,94 euro non riguarda tutti e segue regole precise legate ai redditi e alla tipologia di pensione. Capire a chi spetta e cosa controllare nel cedolino può evitare dubbi e false aspettative.

Negli ultimi anni l’attenzione verso gli aiuti destinati ai pensionati è cresciuta in modo significativo, soprattutto per chi percepisce importi vicini al minimo e ha entrate familiari limitate. Il bonus introdotto dalla normativa del 2001, confermato anche per il 2025, continua a rappresentare un supporto economico importante durante le festività.

Soldi impacchettati con nastro rosso
Pensioni di dicembre, arriva il bonus Natale, ma non per tutti: ecco chi sono i fortunati (Crypto.it)

Allo stesso tempo molti si interrogano su requisiti, controlli e casi in cui il pagamento può mancare, cercando risposte chiare e affidabili. Proprio per questo è fondamentale esaminare con precisione i criteri, i limiti reddituali e le situazioni in cui può rendersi necessario un intervento, anche alla luce delle domande più frequenti che emergono tra i cittadini, dai cedolini non aggiornati fino ai dubbi sull’erogazione automatica e sui tempi effettivi di accredito.

Chi riceverà il bonus Natale di dicembre e perché è così rilevante

Il bonus da 154,94 euro nasce con la Legge finanziaria 2001 e si conferma ogni anno come un aiuto dedicato esclusivamente ai pensionati con assegni previdenziali modesti. Non si tratta di una tredicesima aggiuntiva, ma di un’integrazione pensata per sostenere chi percepisce importi vicini al trattamento minimo INPS, che nel 2025 si attesta intorno ai 7.936,87 euro annui.

Bonus Natale
Chi riceverà il bonus Natale di dicembre e perché è così rilevante (Crypto.it)

L’accredito avviene in automatico, senza necessità di presentare domanda: l’INPS confronta i redditi disponibili e include il bonus nel cedolino di dicembre sullo stesso canale della pensione mensile. Il beneficio riguarda solo le pensioni previdenziali, cioè quelle maturate con i contributi versati, mentre restano escluse le prestazioni assistenziali come assegno sociale, invalidità civile, rendite e altre indennità non contributive.

Chi possiede una pensione annua pari o inferiore al trattamento minimo riceve l’importo pieno. Chi supera leggermente la soglia, fino a circa 8.091,81 euro annui, ottiene una cifra ridotta in modo proporzionale. Il limite reddituale complessivo tiene conto del nucleo: un pensionato solo deve restare entro 1,5 volte il minimo, mentre una coppia non può superare tre volte il valore complessivo previsto e entrambi i coniugi devono rientrare nei parametri.

La misura assume particolare rilevanza perché non prevede alcun adempimento da parte dei cittadini e garantisce un piccolo sollievo in un periodo, come quello natalizio, segnato da un aumento naturale delle spese familiari. Diversamente da quanto accade per i pensionati, i lavoratori dipendenti nel 2025 non ricevono alcun bonus statale aggiuntivo: la tredicesima rimane l’unica voce extra riconosciuta in busta paga.

Come verificare il diritto e cosa fare se il bonus non compare nel cedolino

La procedura di pagamento avviene d’ufficio e nella maggior parte dei casi il pensionato trova l’importo direttamente nel cedolino di dicembre. Capita però che qualcuno, pur rientrando nei limiti, non visualizzi la somma. In queste circostanze è possibile richiedere una verifica della posizione. L’INPS mette a disposizione la procedura di ricostituzione della pensione, accessibile dal portale istituzionale tramite credenziali digitali oppure con l’assistenza di un patronato.

Il caso più frequente riguarda pensionati con importi molto bassi che, pur avendo diritto all’integrazione, non la trovano nel prospetto mensile. Un esempio è la domanda di una figlia che chiede perché il padre ottantaduenne, con pensione inferiore a 7.000 euro annui, abbia ricevuto solo la tredicesima. In situazioni come questa conviene controllare prima il cedolino online per verificare che il bonus non sia indicato in una voce separata. Se non figura alcun importo aggiuntivo, non serve recarsi subito all’INPS: è sufficiente rivolgersi a un CAF o patronato, che può esaminare i redditi acquisiti dall’Istituto e inoltrare un’istanza di ricostituzione. Solo in caso di anomalie non risolvibili telematicamente si consiglia di contattare direttamente l’INPS.

Il bonus Natale non spetta invece a chi percepisce pensioni assistenziali o rendite non contributive, e non viene riconosciuto ai lavoratori in attività, perché nel 2025 non è prevista alcuna indennità aggiuntiva per questa categoria.

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