Agevolazioni fiscali 104: come il caregiver può risparmiare su auto, detrazioni e IVA ridotta

I caregiver che assistono familiari disabili ai sensi della Legge 104 possono accedere a importanti agevolazioni fiscali. Dall’acquisto dell’auto alla detrazione per le spese sanitarie, ecco cosa prevede la normativa vigente per chi presta assistenza continuativa.

Nel contesto della Legge 104/92, l’articolo 3, comma 3, rappresenta un riferimento fondamentale per il riconoscimento della disabilità grave. Tra i soggetti che possono beneficiare delle relative agevolazioni fiscali vi sono anche i caregiver familiari, ossia coloro che prestano assistenza continuativa a un congiunto disabile. Come precisato dall’Agenzia delle Entrate e da fonti specialistiche, i benefici fiscali spettano al familiare solo se il disabile è fiscalmente a carico, ovvero ha un reddito annuo non superiore a 2 840,51 € (o 4 000 € se ha meno di 24 anni).

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Agevolazioni fiscali 104: come il caregiver può risparmiare su auto, detrazioni e IVA ridotta – crypto.it

Le agevolazioni sono molteplici e si estendono a diverse aree: mobilità, spese sanitarie, ausili tecnologici e assistenza personale. In particolare, è previsto un forte alleggerimento dell’imposizione fiscale per l’acquisto di beni e servizi indispensabili alla vita quotidiana del disabile e di chi lo assiste. Le detrazioni e le aliquote ridotte si applicano anche quando è il caregiver ad acquistare il bene per conto del familiare assistito, purché la documentazione e le condizioni siano rispettate in pieno.

Agevolazioni per auto, mobilità e ausili tecnici

Una delle agevolazioni più rilevanti per il caregiver riguarda l’acquisto di un’autovettura da destinare all’uso esclusivo o prevalente del disabile. È prevista l’applicazione dell’IVA agevolata al 4 % invece del 22 %, purché il veicolo non superi 2 000 cm³ per le auto a benzina, 2 800 cm³ per quelle diesel o 150 kW per i motori elettrici. A questa si aggiunge la detrazione IRPEF del 19 % sull’importo massimo di 18 075,99 €, eventualmente suddivisibile in quattro rate annuali di pari importo. Il beneficio si applica una volta ogni quattro anni, salvo demolizione o furto del mezzo. Il caregiver può inoltre ottenere l’esenzione dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione al PRA, purché il veicolo sia intestato a lui o alla persona con disabilità e venga utilizzato per le sue esigenze.

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Agevolazioni per auto, mobilità e ausili tecnici – crypto.it

Al di là dell’automobile, rientrano tra le spese agevolabili anche i sussidi tecnici e informatici: computer, modem, tastiere speciali, strumenti vocali e altri dispositivi che migliorano l’autonomia del disabile. Anche in questo caso l’IVA è ridotta al 4 % e la spesa è detraibile al 19 %, purché l’utilità del bene sia giustificata da certificazione medica. Secondo l’Agenzia delle Entrate, tali dispositivi devono essere riconosciuti come funzionali all’assistenza o all’inclusione sociale, scolastica o lavorativa.

Spese sanitarie, assistenza e detrazioni sul reddito

Il caregiver può usufruire anche di specifiche agevolazioni relative alle spese sanitarie sostenute per il familiare disabile. Le prestazioni erogate da personale medico e paramedico – come fisioterapisti, logopedisti o infermieri – sono interamente detraibili al 19 % senza soglia minima. Rientrano nel beneficio anche le spese per trasporto in ambulanza, acquisto di protesi, sedie a rotelle, montascale e altre soluzioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, in caso di assunzione regolare di personale di supporto, come assistenti familiari, è prevista la detrazione del 19 % dei contributi versati, fino a un massimo di 2 100 €, a condizione che il reddito complessivo del caregiver non superi i 40 000 € annui. In alternativa, il caregiver può usufruire di una deduzione fiscale fino a 1 549,37 € sugli oneri previdenziali relativi all’assunzione di colf, badanti o assistenti, anche nel caso in cui il disabile non sia completamente a carico.

Queste forme di agevolazione – se correttamente documentate – rappresentano un sostegno concreto per chi assiste persone non autosufficienti, riducendo in modo significativo l’impatto fiscale delle spese assistenziali. Secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate, tutti i benefici sono subordinati alla presentazione di certificazioni specifiche (riconoscimento di disabilità grave, autocertificazioni, ricevute intestate, ecc.) e si applicano anche quando le spese sono sostenute direttamente dal familiare che assiste.

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