Un sorpasso storico scuote i mercati europei: le small e mid cap hanno battuto le large cap nel 2025. Una nota banca d’affari ha identificato 27 titoli, tra cui due italiani, con bilanci solidi e valutazioni contenute, pronti a beneficiare della ripresa attesa per il 2026.
Dopo quattro anni di performance deludenti, le small cap e le mid cap europee sono tornate al centro dell’attenzione degli investitori. Il 2025 ha segnato una svolta, con lo Stoxx Mid 200 in rialzo del 16,2% e lo Stoxx Small 200 del 12,9%, superando nettamente il +12,5% registrato dalle large cap. Questo rally, come evidenziato in un report della banca d’affari Berenberg, è stato guidato principalmente da una rivalutazione dei multipli, con i rapporti prezzo/utili tornati in linea con le medie storiche.

Tuttavia, la vera sfida si giocherà nel 2026: per sostenere questa sovraperformance sarà necessaria una crescita concreta degli utili, un fattore che gli analisti legano strettamente alla ripresa economica della Germania e a politiche fiscali espansive. In questo contesto, sono stati selezionati alcuni titoli specifici che potrebbero guidare la prossima fase del rialzo.
Le motivazioni del sorpasso e le prospettive per il 2026
La ripresa delle società a media e piccola capitalizzazione si fonda su una combinazione di valutazioni attraenti e maggiore resilienza ai cicli economici domestici. A differenza delle large cap, più esposte alle dinamiche globali, le mid cap e small cap tendono a beneficiare maggiormente di un rafforzamento del PIL europeo. Secondo Berenberg, la performance del 2025 è stata trainata da un ritorno dei multipli P/E intorno a 14, ma per il futuro la chiave sarà la crescita degli utili.

Le prospettive per il 2026 sono legate a un miglioramento degli indicatori macroeconomici come lo ZEW e l’Ifo in Germania, che storicamente favoriscono le aziende di minori dimensioni. La solidità di queste società è confermata anche da fondamentali robusti: circa la metà delle aziende analizzate presenta un rendimento da free cash flow superiore al 5% e un livello di indebitamento (debito netto/EBITDA) inferiore a 1. Operazioni di buyback e M&A, sempre più frequenti, contribuiscono ulteriormente a sostenere i corsi azionari e a generare valore per gli azionisti.
I 27 titoli europei selezionati da Berenberg
La selezione di Berenberg si è concentrata su 27 titoli con capitalizzazione inferiore a 10 miliardi €, bilanci solidi e multipli contenuti, ritenuti ben posizionati per il futuro. Tra questi figurano due società italiane. La prima è Cementir, attiva nel settore delle costruzioni, che presenta un P/E di 10,3. La seconda è Danieli, specializzata in beni e servizi industriali, con un P/E di 11,5. L’elenco include anche nomi noti a livello europeo in diversi settori, come il gestore patrimoniale Schroders, la società di servizi petroliferi Technip, il gruppo di ingegneria IMI e la tech company Kainos Group.
Altri titoli menzionati nel report includono Babcock International, Subsea 7, HelloFresh, Trainline, Elmos Semiconductor, Barco e Flow Traders. Secondo gli analisti di Berenberg, queste aziende combinano valutazioni interessanti con una forte capacità di generare cassa e margini di miglioramento della redditività, elementi che potrebbero confermare la loro sovraperformance anche nei prossimi trimestri.