Alphabet (Google) è la più sottovalutata dei Magnifici 7 e si trova a un passo da un potenziale breakout tecnico che potrebbe lanciare il titolo verso nuovi massimi. Secondo l’analisi di esperti di Wall Street, il superamento di un livello di prezzo chiave potrebbe scatenare una nuova ondata di acquisti, nonostante i rischi legati alla concorrenza AI e all’antitrust.
Tutti conoscono Google, ma non tutti la considerano l’opportunità di investimento che potrebbe essere oggi. Nonostante il suo dominio incontrastato nella ricerca, in Android, su YouTube e una posizione di leadership nell’intelligenza artificiale con Gemini, il titolo di Alphabet scambia a valutazioni notevolmente più basse rispetto agli altri colossi dei “Magnifici 7”. Questa apparente sottovalutazione, unita a una configurazione grafica molto interessante, sta attirando l’attenzione degli analisti.

Uno di questi è Carter Worth, il “Chartmaster” della CNBC, che ha evidenziato come il titolo si trovi a un bivio cruciale. L’analisi tecnica mostra che Google sta testando una resistenza chiave: un suo superamento potrebbe segnalare l’inizio di una nuova, importante fase rialzista, confermando la tesi di chi la vede come una gemma nascosta nel settore tecnologico.
L’analisi tecnica di Carter Worth: il livello chiave da monitorare
Secondo Carter Worth, intervenuto nel podcast finanziario “Risk Reversal Media”, il titolo Alphabet sta mettendo alla prova la resistenza posta dal suo precedente massimo di febbraio. Il livello chiave da osservare con la massima attenzione è 207,05 $ per azione. Una chiusura confermata al di sopra di questa soglia rappresenterebbe, secondo l’esperto, un segnale di breakout tecnico, ovvero la rottura di un livello di prezzo che potrebbe liberare un significativo potenziale rialzista. Worth ha sottolineato che, sebbene il titolo abbia già guadagnato circa il 45% negli ultimi tre mesi, superando la performance dell’S&P 500 e persino di Apple, la vera partita si gioca ora.

“Ci vuole molta pressione di acquisto per causare un breakout”, ha affermato, suggerendo un approccio cauto: non anticipare la mossa, ma attendere la conferma della rottura per evitare le cosiddette “bull traps” (false rotture). Se Google dovesse superare questo ostacolo, si aprirebbe la strada a una fase di crescita più sostenuta.
Valutazione e rischi: perché Google è la più sottovalutata?
La ragione per cui il titolo di Alphabet è tecnicamente pronto a esplodere risiede in una sottovalutazione fondamentale rispetto ai suoi pari. Con un rapporto prezzo/utili (P/E) di circa 22, è molto più “a buon mercato” della media dei Magnifici 7, che si attesta intorno a 38. Questo sconto è dovuto principalmente a due fattori che pesano sul sentiment degli investitori. In primo luogo, la crescente concorrenza nel settore della ricerca da parte di nuove tecnologie di intelligenza artificiale come ChatGPT, che minacciano il core business pubblicitario di Google. In secondo luogo, la forte pressione regolamentare, con le indagini antitrust del Dipartimento di Giustizia USA e le nuove norme europee che creano incertezza. Tuttavia, la capacità di Google di monetizzare l’AI con Gemini e la crescita inarrestabile della sua divisione Cloud sono potenti catalizzatori che, una volta superati gli ostacoli, potrebbero permettere al titolo di riflettere finalmente il suo reale valore.