1 sola lettera, valore 200.000€: la cifra pazzesca di questo francobollo potrebbe non essere un caso isolato

Oltre al Gronchi Rosa, la filatelia italiana nasconde tesori dal valore inestimabile. Errori di colore, serie limitate ed emissioni storiche possono valere decine di migliaia di euro. Ecco quali sono i francobolli rari che ogni collezionista sogna di possedere.

Quando si parla di francobolli rari italiani, il pensiero corre subito al celebre Gronchi Rosa, ma il patrimonio filatelico del nostro Paese è ricco di altre perle, spesso ancora più preziose e cariche di storia. Dalle emissioni degli Antichi Stati Italiani fino agli errori di stampa della Repubblica, esistono esemplari che possono trasformare una vecchia collezione dimenticata in una fortuna.

busta francobollo
1 sola lettera, valore 200.000€: la cifra pazzesca di questo francobollo potrebbe non essere un caso isolato – crypto.it

Il valore di questi pezzi, come confermato dai cataloghi specializzati come il Sassone e dalle più importanti case d’asta, è determinato da un mix di rarità, storia e, soprattutto, qualità. Una perfetta conservazione e la presenza della “gomma integra originale” sono fattori che moltiplicano il prezzo, rendendo indispensabile, per i pezzi più importanti, una certificazione filatelica che ne attesti l’autenticità.

Tesori degli Antichi Stati e del Regno d’Italia

Il periodo che precede e segue immediatamente l’Unità d’Italia è il più ricco di rarità assolute. Il vero capolavoro è il 4 Crazie “Errore di Colore” del Granducato di Toscana (1857-59). Stampato per errore in azzurro anziché in verde, è considerato il “Gronchi Rosa del Risorgimento” e ha un valore che può superare i 150.000 €. Anche il Ducato di Modena ha la sua perla: l’80 Centesimi Arancio del 1859, la cui rarità è tale che una busta affrancata con questo francobollo è stata venduta per circa 200.000 €. Già nel Regno d’Italia, un pezzo di storia ambitissimo è il Trittico della Crociera Nord-Atlantica del 1933.

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Tesori degli Antichi Stati e del Regno d’Italia – crypto.it

Emesso per la trasvolata di Italo Balbo, la sua versione con soprastampa “Volo di Ritorno” è estremamente rara e una coppia può superare i 60.000 €. Un’altra grande rarità del Regno è la serie completa soprastampata per l’occupazione delle Isole Ionie nel 1941, il cui valore si attesta intorno ai 40.000 €.

Le perle della Repubblica e l’importanza della qualità

Anche il periodo repubblicano ha le sue rarità, spesso legate a errori nella filigrana della carta. Il pezzo più pregiato è il 100 Lire “Democratica” con filigrana ruota del 1945. Questo francobollo fu stampato per errore sulla carta sbagliata (con filigrana a ruota alata anziché a tappeto di stelle), diventando una delle massime rarità della Repubblica. Un esemplare nuovo e perfetto può avere una valutazione tra i 10.000 € e i 20.000 €. Un altro errore famoso è il 1000 Lire “Cavallino Ruota” del 1954, un francobollo per pacchi postali stampato con la filigrana capovolta. Il suo valore può superare i 2.000 € se in condizioni eccellenti.

È fondamentale ribadire che per tutti questi pezzi la qualità è tutto. La dicitura “gomma integra originale” (MNH in gergo internazionale) indica un francobollo perfetto, mai usato e con la colla originale intatta. Questa condizione, certificata da un perito filatelico, è l’unico modo per ambire alle quotazioni più elevate.

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