Walt Disney ha diffuso i risultati del Q3 2025 con utili sopra le attese e ricavi leggermente sotto il consenso. Il mercato ha reagito con prudenza, puntando i riflettori su parchi, streaming e dividendo per misurare la rotta. Le prossime mosse tra efficienza operativa e nuove uscite diranno molto sulla qualità della crescita.
Il marchio Disney continua a posizionarsi in un ecosistema ampio che unisce studios, sport, parchi a tema e crociere, dove la traiettoria dello streaming assume un ruolo sempre più strategico grazie a piattaforme come Disney+, Hulu ed ESPN+. La solidità della domanda nel segmento Experiences rimane un punto di riferimento per la visibilità dei flussi futuri, mentre la società ha reso più chiara la propria guida sugli utili, rafforzando la comunicazione verso gli investitori.

Al centro dell’attenzione si trovano anche la leadership e i percorsi di governance, elementi che gli analisti valutano insieme a oscillatori, medie mobili, multipli e metriche di bilancio per leggere con precisione la traiettoria operativa. Dopo la ripartenza dei pagamenti, il tema del dividendo è tornato ad attirare l’interesse del mercato. Il confronto tra fonti diverse garantisce una lettura neutrale e basata sui fatti, senza enfatizzazioni.
Risultati del trimestre e traiettoria dei segmenti
Nel terzo trimestre fiscale 2025 l’EPS rettificato si è attestato a 1,61 dollari contro attese di 1,45, mentre i ricavi hanno raggiunto i 23,65 miliardi di dollari, poco sotto il consenso. La reazione in after hours è stata di circa -4%, segno di una fiducia cauta secondo le comunicazioni societarie. Il segmento Experiences (che include parchi, resort e crociere) ha mantenuto una domanda solida, con ricavi record per Disney World e due nuove navi attese entro la fine del 2025; tra i progetti allo studio figura anche un parco ad Abu Dhabi.

Il comparto Direct-to-Consumer, che racchiude Disney+, Hulu ed ESPN+, ha mostrato un miglioramento dei margini operativi, sostenuto da nuovi contenuti come “Alien: Pianeta Terra” ed “Eyes of Wakanda”. Parallelamente prosegue l’integrazione di Hulu dentro Disney+ e si avvicina il lancio del servizio di streaming autonomo ESPN. Sul fronte governance, la società ha confermato l’attività del comitato per la pianificazione della successione, tema molto seguito dagli investitori.
Valutazioni, tecnica e consenso: multipli, oscillatori e dividendo
Alla chiusura del 15 agosto il titolo scambiava a 115,39 dollari, con dati riportati da Investing.com e TradingView. Le principali metriche mostrano un P/E di 18,25x, P/B di 1,92x, P/S di circa 2,24x, PEG di 0,13x, EV/EBITDA vicino a 12,4x, con un EBITDA TTM di 19,49 miliardi di dollari. La redditività si riflette in ROE 11%, ROA 6,4%, ROIC 5,37% e ROCE 7%. Il rapporto prezzo/valore intrinseco è stimato intorno a 1,74x. Dal lato tecnico, TradingView indica un segnale “Acquisto” sul timeframe settimanale, mentre Investing.com resta su “Neutrale”: gli oscillatori evidenziano RSI 42,75, MACD -1,27, CCI -109,56, Williams %R -79,30, con livelli chiave su EMA20 a 117,11 dollari e SMA200 a 114,86 dollari. Quanto al consenso degli analisti, MarketScreener riporta un target price medio di 132,41 dollari, con massimo a 152 e minimo a 79, valori che implicano potenziali scarti di +14,75% sul medio, +31,73% sul massimo e -31,54% sul minimo. Infine, il dividendo torna al centro dell’attenzione: il rendimento TTM è intorno a 0,86–0,87%, con distribuzione annua di 1,00 dollaro. Dopo lo stop tra 2020 e 2022, la ripartenza ha visto un rendimento dello 0,33% nel 2023 e dello 0,85% nel 2024, con media quinquennale vicina allo 0,24%.