Telecom Italia protagonista sul Ftse Mib con un balzo di oltre il 7% in una settimana. La fiducia del mercato si riaccende sulla maxi-operazione NetCo, vista come la chiave per la svolta. Ma i numeri e i target degli analisti, ora aggiornati, delineano un quadro complesso e ricco di sfide per il futuro del gruppo.
Dopo anni passati sotto i riflettori come sorvegliato speciale del Ftse Mib, a causa di un debito pesante e di una forte pressione competitiva sul mercato domestico, Telecom Italia (TIT.MI) torna a catalizzare l’attenzione con una delle migliori performance settimanali del listino. A innescare la fiammata di acquisti è la crescente convinzione del mercato che la storica operazione di cessione della rete fissa (NetCo) al fondo americano KKR stia procedendo speditamente verso il closing.

Questo deal è considerato un evento epocale per il gruppo, in quanto promette di trasformarne il profilo finanziario attraverso una drastica riduzione del debito e di creare una “nuova TIM”, più agile e focalizzata sui servizi. La scommessa degli investitori è alta, ma i numeri aggiornati mostrano un percorso ancora ricco di variabili.
L’operazione NetCo e il nuovo consenso degli analisti
Il cuore della tesi rialzista su Telecom Italia è la vendita di NetCo. La cessione, che vede protagonista il fondo infrastrutturale globale KKR, separerà l’infrastruttura di rete (NetCo) dalle attività di servizio (ServiceCo), che includeranno TIM Brasil e il polo tecnologico TIM Enterprise. L’operazione dovrebbe portare a una riduzione del debito per circa 14 miliardi di €. Con una quotazione di chiusura aggiornata a 0,4588 €, il titolo si è avvicinato molto al valore medio percepito dagli esperti. Il consenso degli analisti, secondo i dati di MarketScreener, indica un prezzo obiettivo medio di 0,484 €, che implica un potenziale di rialzo del +5,49%.

La vera storia, però, è nella dispersione delle stime: il prezzo obiettivo massimo si spinge fino a 0,520 € (+13,34%), ma il prezzo obiettivo minimo a 0,420 € segnala un rischio del -8,46%. Questa forbice riflette i due scenari opposti: i rialzisti scommettono su una ServiceCo agile e profittevole, mentre i ribassisti temono le sfide competitive future.
Valutazione, dividendi e dati tecnici aggiornati
L’analisi dei multipli di Telecom Italia deve tenere conto della sua complessa situazione finanziaria. Il P/E ratio non è applicabile, ma il rapporto Prezzo/Valore Contabile (P/B ratio) a circa 0,78x indica che il titolo scambia a sconto sul patrimonio. La metrica EV/EBITDA, molto seguita in questi casi, si colloca a un basso valore di 5,7x, offrendo una visione della redditività operativa ‘pura’, senza l’impatto del debito che verrà trasferito. Sul fronte della remunerazione, la situazione è nota: Telecom Italia non distribuisce dividendi da oltre un decennio. Le attese del mercato sono per una reintroduzione della cedola una volta completata la ristrutturazione, ma la tempistica e l’entità di un futuro dividendo rimangono una variabile chiave.
L’analisi tecnica settimanale, basata sui dati di Investing.com, riflette il recente ottimismo: il forte rialzo ha spinto indicatori come l’RSI e il MACD in posizione di “Compra”, segnalando un’inversione positiva del trend. Il superamento di importanti medie mobili è visto dai trader come un segnale di forza che potrebbe dare ulteriore spinta al recupero.