Chi vuole andare in pensione anticipata deve tener conto della finestra mobile di tre mesi per capire quando presentare la domanda.
La pensione anticipata ordinaria si raggiunge con 42 anni e dieci mesi di contributi oppure un anno in meno per le donne e prevede una finestra di decorrenza di tre mesi. Significa che tra il raggiungimento dei requisiti e l’erogazione del primo rateo pensionistico passeranno tre mesi.

Si chiama finestra mobile o di decorrenza il periodo che passa tra la maturazione del diritto alla pensione e la riscossione dell’assegno pensionistico. Uno slittamento, dunque, che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti per la pensione e il versamento del primo rateo. Solo la pensione di vecchiaia non prevede alcuna decorrenza. L’assegno si riceverà il mese successivo a quello di inoltro della domanda.
Le pensioni anticipate, invece, prevedono finestre mobili e in alcuni casi anche molto lunghe. Quota 103 ha una decorrenza di 7 mesi per i dipendenti pubblici e 9 mesi per quelli privati. Opzione Donna prevede una finestra mobile di 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome così come la pensione per i lavori usuranti. Più breve l’attesa scegliendo il pensionamento con 42 anni e 10 mesi di contributi. Solo tre mesi.
In pensione anticipata, quando conviene inviare la domanda
La presenza di finestre di decorrenza significa dover aspettare per l’erogazione della pensione. Smettendo di lavorare al momento della domanda di pensionamento, quindi, si potrebbe rimanere mesi senza alcuna entrata. Ecco perché tanti lavoratori rimangono a lavoro durante l’attesa. Bisogna sapere che la domanda di pensione anticipata si può avanzare anche prima di maturare il diritto ma la finestra mobile inizierà comunque nel momento di raggiungimento dei requisiti.

Significa che, ad esempio, arrivando a 42 anni e 10 mesi di contributi a settembre 2025 si potrà aver anche già inviato la domanda di pensionamento ma comunque il primo assegno pensionistico arriverà ad inizio dicembre. Se il lavoratore non ha intenzione di smettere di lavorare in attesa del pagamento allora può inviare la richiesta anche a settembre stesso perché nulla cambierà. Solo se vuole smettere di lavorare a settembre allora dovrà agire d’anticipo.
Importante sapere che le finestre mobili operano solo nel momento immediatamente successivo alla maturazione del diritto. Significa che se il lavoratore non esercita subito la facoltà di ritirarsi per andare in pensione ma lascia passare il periodo della finestra di decorrenza allora non sarà più obbligato a far trascorrere questo periodo cuscinetto tra quando opterà per il ritiro e l’erogazione dell’assegno pensionistico.