I controlli del Fisco possono rappresentare un problema anche per chi è onesto. Meglio evitarli, come fare?
Finire nel mirino del Fisco e subire un accertamento significa dover dimostrare di aver agito legalmente portando prove a sostegno di quanto affermato. Insomma, un obbligo che comporta un perdita di tempo e che mette ansia sapendo che se solo si fosse commesso un piccolo errore si rischierebbero sanzioni e conseguenze gravi.

L’Agenzia delle Entrate ha un compito, contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. Per riuscire nell’intento monitora le transazioni di denaro, le dichiarazione dei redditi, i conti correnti. Più facile tenere sotto controllo gli onesti cittadini che hanno sempre dichiarato il giusto e cercano di muoversi all’interno dei paletti legali. Proprio loro sono più a rischio perché non appena il Fisco rileverà una difformità ecco che scatteranno gli accertamenti.
Chi agisce in malafede, infatti, sa come muoversi e rimanere fuori dai sistemi di controllo dell’AdE. A temere di più gli onesti cittadini che vivono nel terrore di commettere errori. Bisogna conoscere, dunque, il trucco per evitare di destrare l’attenzione del Fisco. Molto semplicemente si deve ricorrere il più possibile all’uso del mezzi di pagamento tracciabili.
Contro gli accertamenti del Fisco i mezzi di pagamento tracciabili
Il Fisco premia chi usa mezzi di pagamento tracciabili effettuando controlli solo per tre anni e non per i cinque anni solitamente previsti. L’indicazione vale per professionistici e imprese che potranno godere di termini di accertamenti ridotti sulle imposte sui redditi, sull’IVA e sulle violazioni tributarie sostanziali.

Condizione necessaria è presentare la dichiarazione dei redditi. Dal 31 dicembre dell’anno dell’invio, poi, i controlli dureranno tre anni e non cinque. Ci sono altri requisiti da soddisfare. Serve la fatturazione elettronica, la tracciabilità completa e la comunicazione all’interno della dichiarazione dei redditi barrando la casella del Quadro RS del Modello Redditi Persone Fisiche.
Tutte le operazioni attive devono passare per il Sistema di Interscambio così come per pagamenti oltre i 500 euro la tracciabilità dovrà essere completa, mai parziale altrimenti i controlli non verranno ridotti. Il Fisco si riterrà soddisfatto se il contribuente paga con carta di credito, carta di debito, bonifico bancario o postale, ricevuta bancaria, assegno bancario, circolare o postale con clausola di trasferibilità oppure tramite Mav.
I contanti fanno perdere il vantaggio della riduzione di due anni sui controlli. Beneficiari sono i titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo (forfettari inclusi). Non vi rientrano, invece, i commercianti al minuto, i venditori online che usano un e-commerce, i contribuenti che non devono documentare le operazioni solo con strumenti elettronici.