Telecom Italia presenta un potenziale rialzista teorico di circa il 13 % rispetto al prezzo obiettivo medio degli analisti, supportato da aggiornamenti sulla governance e valutazioni favorevoli. I dati fondamentali e tecnici descrivono uno scenario composto e in evoluzione.
Negli ultimi giorni l’interesse si è focalizzato su titoli con sottovalutazione stimata e dinamiche industriali rilevanti. In questo senso, Telecom Italia ha registrato nuove conferme di rating “Buy” da parte di Barclays, Equita SIM, Banca Akros e Mediobanca, con target price compresi tra 0,47 € e 0,50 €. Le notizie recenti segnalano avanzamenti sul fronte della rete fissa, con potenziali operazioni strategiche e un rafforzamento della governance.
Parallelamente, l’analisi settimanale tecnica mostra un movimento del titolo sopra supporti chiave. Gli investitori valutano attentamente indicatori tecnici come RSI e MACD, così come le metriche di mercato e i dati provenienti dai conti semestrali, tra cui ricavi, EBITDA e leva finanziaria. Il focus resta anche sui flussi di cassa operativi, elemento chiave per il comparto telecomunicazioni in una fase di alta competitività e investimenti infrastrutturali rilevanti.
Secondo MarketScreener, il prezzo obiettivo medio è pari a circa 0,49 €, con un range tra 0,47 € e 0,50 €, rispetto alla quotazione attuale di 0,4331 €, secondo i dati più recenti indicati da Reuters e Investing.com. Questo implica una sottovalutazione teorica di circa il 13 % rispetto alla media e del 15 % rispetto al target massimo. Il P/E (forward) per il 2026 è previsto a 22,7×, dopo un 2025 negativo. Il Price/Book si attesta attorno a 0,76×. L’EV/EBITDA attuale si colloca a circa 5,2×, inferiore alla mediana del settore telecomunicazioni europeo, indicando possibile attrattività . Il Price/Sales si trova attorno a 0,7× e l’EV/Sales a circa 1,08×.
Il dividend yield atteso è del 2,2 % nel 2025 e del 3,9 % nel 2026. Le revisioni positive di Barclays, Equita SIM, Banca Akros e Mediobanca rispecchiano una visione più solida su flussi di cassa futuri, riduzione del debito netto e stabilità patrimoniale. A ciò si aggiungono le prospettive di valorizzazione degli asset non core, come la rete secondaria, che potrebbero migliorare il profilo di liquidità dell’azienda.
L’analisi tecnica settimanale indica che il titolo si muove intorno a 0,4331 €, vicino alla resistenza di 0,44 € e sopra la media mobile a 50 giorni, segnale di potenziale tenuta del trend. Gli oscillatori tecnici RSI e MACD restano in zona neutra, senza segnali fortemente direzionali. I supporti principali si collocano tra 0,42 € e 0,43 €, le resistenze a 0,47 € e 0,50 €. Tra le novità più rilevanti, si registrano progressi nell’operazione Sparkle da 700 milioni € e il consolidamento della presenza di Poste Italiane come primo azionista, elementi che hanno influenzato positivamente il sentiment generale sul titolo.
Inoltre, l’attenzione degli investitori istituzionali è stata alimentata dalle indiscrezioni su possibili sinergie industriali e partnership strategiche, che potrebbero rafforzare la posizione competitiva di Telecom Italia nel mercato domestico e internazionale. Il contesto macroeconomico, con tassi di interesse stabili e un quadro regolatorio in fase di assestamento, offre ulteriori elementi per monitorare da vicino il titolo, che mantiene un potenziale di rivalutazione a breve-medio termine.
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