Petrolio: il calo del 4 % potrebbe preludere a un recupero del 9% in un contesto di mercato straordinario

Il prezzo del petrolio ha chiuso la settimana in calo, segnando la peggiore performance da fine giugno e toccando i livelli più bassi delle ultime settimane. La discesa è stata accompagnata da un contesto di tensioni commerciali e decisioni dell’OPEC+ che hanno inciso sulle prospettive di domanda globale. Gli ultimi dati confermano un mercato petrolifero ancora teso, nonostante l’aumento della produzione.

Negli ultimi giorni, i mercati energetici hanno registrato oscillazioni marcate, con il focus degli operatori su dati macroeconomici e notizie di settore. Il monitoraggio dei prezzi del petrolio, dei livelli di produzione e delle scorte strategiche ha intensificato l’attenzione verso indicatori capaci di anticipare i trend di breve periodo. Le interazioni tra offerta e domanda continuano a influenzare le quotazioni, insieme a fattori geopolitici e alle politiche di esportazione dei principali produttori.

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Petrolio: il calo del 4 % potrebbe preludere a un recupero del 9% in un contesto di mercato straordinario – crypto.it

La combinazione tra dati sugli inventari, decisioni dell’OPEC+ e andamento della domanda asiatica ha creato un contesto dinamico. In questo scenario, le tariffe commerciali e le variazioni delle scorte di greggio hanno avuto un impatto diretto sulle proiezioni degli analisti e sul sentiment di mercato, mentre gli aggiornamenti dalle major petrolifere hanno mantenuto alta l’attenzione degli investitori.

Andamento dei prezzi e contesto di mercato

Secondo Reuters, al 8 agosto 2025 il Brent è stimato a circa 66,40 $ al barile, mentre il WTI si attesta a 63,82 $. Entrambi hanno segnato una perdita settimanale rispettivamente di oltre il 4 % e il 5 %, registrando sei sedute negative consecutive, un evento che non si verificava da dicembre 2023. Il calo del prezzo del petrolio è stato innescato da nuovi dazi statunitensi e dai timori di rallentamento della domanda globale, amplificati dall’allentamento anticipato dei tagli alla produzione decisi dall’OPEC+.

Nonostante l’aumento produttivo annunciato, il mercato petrolifero resta caratterizzato da un’offerta stretta. Come riportato da Reuters, la produzione extra non ha raggiunto i livelli previsti a causa di limiti strutturali, mentre la domanda è stata sostenuta dall’aumento delle scorte cinesi. L’American Petroleum Institute (API) ha registrato un calo inatteso di 11,1 milioni di barili nelle scorte di greggio statunitensi, segnale di una domanda interna ancora solida.

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Andamento dei prezzi e contesto di mercato – crypto.it

Il quadro attuale riflette un equilibrio delicato, in cui il prezzo del petrolio è influenzato da fattori macroeconomici, geopolitici e operativi. Scorte, livelli di produzione e strategie di approvvigionamento dei principali attori internazionali restano variabili determinanti per il sentiment degli investitori e per le aspettative a breve termine.

Notizie societarie e previsioni degli analisti

Tra le novità della settimana, Reuters segnala la revisione al rialzo delle stime di utile 2025 da parte di Inpex, la maggiore compagnia petrolifera giapponese. L’azienda ha aumentato del 23 % la previsione di profitto annuo grazie alla forte produzione del progetto Ichthys LNG e ha rivisto al rialzo il target sul Brent a 69 $. Contestualmente, ha annunciato un programma di buyback da 80 miliardi di yen e un incremento del dividendo a 100 yen per azione.

Questa revisione si inserisce in un contesto in cui gli analisti monitorano con attenzione l’evoluzione della domanda globale e l’impatto delle politiche produttive dell’OPEC+. Le indicazioni di Inpex, con un target Brent superiore ai valori attuali, confermano aspettative di un mercato petrolifero ancora sostenuto da elementi di forza sul medio termine.

Le raccomandazioni degli analisti si concentrano sull’osservazione dei fattori strutturali che influenzano l’offerta e la domanda: capacità produttiva effettiva dei membri dell’OPEC+, situazione geopolitica e tendenze di consumo delle economie emergenti. In questo contesto, il prezzo del petrolio resta sotto stretta osservazione, con potenziali variazioni legate a scostamenti inattesi nei dati su scorte di greggio e produzione.

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