WIIT torna al centro dell’attenzione dopo le revisioni al rialzo di Intesa Sanpaolo e Intermonte, con giudizi “Buy” e “Outperform” e target oltre i 26 €. I fondamentali restano solidi e il titolo segnala una possibile sottovalutazione significativa.
Nel contesto delle mid‑cap tecnologiche italiane, WIIT emerge per la sua espansione nei servizi di cloud computing e outsourcing IT, due settori chiave per la digitalizzazione delle imprese europee. Recentemente il titolo si è mosso in un range tra i 17,5 € e i 18 €, con la quotazione più recente assestata intorno a 18 €, livello che rappresenta una fase di consolidamento dopo settimane di rialzo graduale. I dati del primo semestre 2025 hanno mostrato una crescita sostenuta dei ricavi infrastrutturali, in particolare in Germania, dove WIIT sta rafforzando la propria presenza grazie a contratti strategici nel segmento enterprise.

Questo ha generato un clima di crescente fiducia tra gli analisti, che vedono nel titolo margini di miglioramento ulteriori anche sul fronte dell’efficienza operativa. Le recenti revisioni al rialzo dei target price suggeriscono l’esistenza di un potenziale di rivalutazione significativo, sostenuto da multipli di mercato ancora inferiori rispetto ad altri operatori internazionali comparabili. Inoltre, l’elevato grado di ricavi ricorrenti e la specializzazione in soluzioni critiche per settori regolamentati contribuiscono a rafforzare la resilienza del modello di business di WIIT nel medio periodo.
Motivazioni delle revisioni da parte di Intesa Sanpaolo e Intermonte
Nel semestre, WIIT ha registrato ricavi per circa 85,3 milioni €, con contributi principali da Germania (45,5 € mln) e Italia (28,9 € mln). Intesa Sanpaolo ha confermato un rating “Buy” e aggiornato il target price a 26,2 €, evidenziando la sostenibilità del backlog e il margine operativo lordo elevato. Anche Intermonte ha rilasciato un giudizio “Outperform”, confermando un target di 26,0 € e sottolineando la traction su nuovi contratti e investimenti in infrastrutture.

I margini EBITDA rimangono robusti, superiori al 30 %, supportati da un modello di business scalabile e da un’efficace gestione dei costi. Entrambi gli istituti hanno fatto notare come la capacità di generazione di cassa continui a essere uno dei punti di forza di WIIT nel confronto con altri operatori del settore IT italiano.
Valutazioni finanziarie, tendenza tecnica e potenziale di rivalutazione
Sulla base dei dati più recenti di MarketScreener, rispetto alla quotazione attuale di 18 €, il target price medio degli analisti, pari a 23,62 €, implica una sottovalutazione di circa +31 %. Il consensus riporta un target minimo di 24 € e un massimo fino a 28 €, evidenziando un potenziale di rialzo che si colloca tra il +33 % e il +55 % rispetto ai livelli attuali.
Il Price/Book è stimato tra 1,5x e 1,7x; il EV/EBITDA intorno a 8x; il P/E forward tra 17x e 19x. Il ROE è stabilmente positivo e il margine lordo supera il 32 %, indicando una struttura operativa sana e sostenibile.
L’analisi tecnica riporta un RSI in area neutra e medie mobili a 50 e 200 giorni laterali, denotando una fase di consolidamento. Supporti chiave si trovano tra i 15,5 € e i 15,8 €, mentre la resistenza più vicina è indicata intorno a 16,6 €. Un superamento stabile di questa soglia potrebbe aprire spazio verso i 18 €.
La combinazione tra revisione al rialzo dei target, margini solidi e potenziale tecnico suggerisce che WIIT potrebbe essere ben posizionata per una risalita, sebbene restino rischi legati alla liquidità del titolo e alla competitività del mercato cloud europeo.